Lo Stephanotis è una piccola pianta proveniente dal Madagascar, nota anche con il nome comune di “falso gelsomino”, per i suoi fiori piccoli e bianchi e il portamento rampicante. Coltivata come pianta da appartamento, è molto diffusa grazie alla bellezza dei suoi fiori profumati dall'aspetto ceroso, che permangono sulla pianta da maggio fino a ottobre. Apprezzato anche per il fogliame lucido e scuro, lo Stephanotis viene coltivata in vaso con dei supporti verticali o a forma di archetto, su cui si avviluppa creando un effetto molto decorativo.

STEPHANOTIS: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE

Questa pianta, come molte piante tropicali, ha bisogno di luce, ma non ama quella diretta del sole, preferendo posizioni più riparate. Il luogo ottimale è vicino a una finestra dietro una tenda leggera, mentre in estate può essere sistemata in esterni in una zona riparata e a mezz'ombra.

Ama il caldo e resiste fino a 35° C ma non tollera il freddo, incominciando a manifestare i primi sintomi di sofferenza intorno ai 13° C. In zone dal clima mite può essere coltivata anche all'aperto, vicino a muri o pergolati ai quali possa arrampicarsi creando bellissimi effetti decorativi. Nelle zone più fredde in inverno va coltivata in vaso.

Le irrigazioni devono avvenire due volte alla settimana in estate e una sola volta d'inverno, lasciando asciugare bene il terriccio tra una innaffiatura e l'altra. L'acqua da utilizzare deve essere sempre decalcificata o acqua piovana, perchè non tollera eccessi di calcare nel terreno. Quando le temperature superano i 30° C, lo Stephanotis necessita di frequenti vaporizzazioni al fogliame, al fine di mantenere un'umidità ambientale adeguata alle esigenze della pianta.

Per quanto riguarda il substrato, preferisce terreni leggermente acidi, ricchi di torba e sabbia, da ripristinare una volta l'anno in primavera quando si rinvasa la pianta.

Per mantenerla rigogliosa e sostenerla nella fioritura, è consigliabile, da marzo fino al termine dell'estate, somministrare del concime liquido per piante da fiore, ogni dieci giorni nell'acqua di irrigazione. Un altro accorgimento importante è la potatura che va effettuata a fine febbraio, asportando i rami secondari e deboli, e dimezzando quelli principali se la pianta si espande troppo.