L'Acacia dealbata, conosciuta comunemente come Mimosa, è una pianta decorativa molto diffusa, specialmente in occasione della Festa della Donna!

La Mimosa infatti è simbolo di femminilità e di forza e può sopravvivere perfino agli incendi, emettendo polloni dalle sue radici affioranti. Tra febbraio e aprile, sboccia una vistosa fioritura giallo brillante, molto profumata e caratteristica, accompagnata da piccole foglie di colore verde chiaro, che si chiudono su se stesse se sfiorate. I suoi fiori, molto caratteristici, formano una chioma tondeggiante, vaporosa come una nuvola, formata da capolini sferici gialli soffici come piumini e raccolti in numerosi grappoli.

MIMOSA: CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE

Grande arbusto o piccolo albero sempreverde, la Mimosa può essere coltivata all'aperto o in ampi vasi sul terrazzo, arrivando a crescere fino a 10 metri di altezza. Pianta adatta ai climi caldi, predilige posizioni in pieno sole, e se coltivata in zone dal clima rigido va posta a riparo durante l'inverno, in serra fredda o in casa. Necessita di molta luce e non sopravvive a temperature sotto gli 0° C, mentre resiste discretamente in zone costiere, alla salsedine e ai venti freddi.

Non sopporta l'aridità e la prolungata siccità può farla morire, soprattutto nei primi anni di vita; si consiglia di bagnarla con generosità in estate e in inverno, soprattutto in assenza di piogge.

In tardo autunno, bisogna fornire alla pianta del concime organico e, se coltivata in contenitore, ogni due anni dopo la fioritura si deve provvedere al rinvaso, limitandosi in seguito a sostituire solo la terra superficiale. Attenzione: la Mimosa è una pianta acidofila e quindi richiede terricci e concimi specifici per questo tipo di piante.

Il terreno non deve essere calcareo, ma fertile e profondo, sempre umido ma mai zuppo e ben drenato per evitare pericolosi ristagni.

Molto importante è eseguire periodiche potature, al fine di mantenere la pianta armoniosa e fiorifera; si può intervenire subito dopo la fioritura, eliminando i rami che hanno prodotto fiori, per favorire l'emissione di nuovi getti l'anno seguente.