La Calendula (Calendula officinalis) è una graziosa pianta annuale caratterizzata da bellissimi fiori a margherita, semplici o doppi e foglie chiare e vellutate. Conosciuta come pianta officinale per le sue virtù depurative, toniche e lenitive, la Calendula si può utilizzare anche in cucina, ottimi in risotti, frittate e insalate.

È anche una pianta decorativa, infatti i suoi fiori arancioni e gialli vengono utilizzati per aggiungere valore ornamentale ad aiuole o bordure, oppure in vaso per arredare balconi e verande. Questa pianta si adatta bene al nostro clima e cresce spontaneamente nell'area mediterranea, dove si vede comunemente nei prati incolti.

CALENDULA: GUIDA ALLA COLTIVAZIONE

Fiorisce dalla primavera all'autunno, in maniera copiosa se esposta in pieno sole. In quanto pianta rustica, è estremamente adattabile e cresce bene anche a mezz'ombra, resistendo al caldo torrido e al freddo invernale. Può essere coltivata all'aperto anche d'inverno, purché sia posta al riparo da venti gelidi e portata in serra quando la temperatura scende al di sotto dei -5° C.

La Calendula si può ottenere facilmente dai semi, che si piantano ogni anno in primavera in terriccio universale, ben concimato e drenato. Questa pianta ha inoltre la capacità di autoseminarsi, producendo ogni primavera nuove piantine dai suoi stessi semi.

La Calendula deve essere innaffiata con regolarità in estate e durante i periodi di siccità, perchè una lunga assenza d'acqua può arrestare la fioritura.

Per stimolare la pianta durante il periodo vegetativo, è consigliabile fornire diluito nell'acqua di irrigazione un concime per piante fiorite, ogni due settimane circa; inoltre cimare la pianta frequentemente aiuta ad avere fiori più grossi e abbondanti.