La Carpocapsa del Melo (Cydia pomonella), detta anche Verme delle Mele, è un lepidottoro fitofago che può pregiudicare fortemente il raccolto di mele, ma anche di pere e altre piante da frutto come il pesco e la noce. Gli insetti fitofagi, contrariamente ai parassiti, sono in grado di sopravvivere in modo autonomo ma attaccano le piante (foglie, frutti, radici, ecc.) per cibarsene.

La Carpocapsa è una piccola farfalla lunga una ventina di millimetri, grigiastra con delle striature marroni sul margine delle ali. Le femmine adulte vivono circa un mese e durante questo periodo possono deporre fino a 80 uova, appena la temperatura supera i 15°C. In un anno si possono sviluppare tre generazioni. Le uove, deposte singolarmente sulle foglie o direttamamente sulle mele, generano una larva che in poco tempo penetra nel frutto per posizionarsi nella parte centrale, dove ci sono i semi. Le larve sono inizialmente bianche per poi diventare giallo-rosate. Dopo aver raggiungono il giusto stadio di sviluppo, escono in cerca di un rifugio per creare il bozzolo e completare la trasformazione in farfalla.

ELIMINARE LA CARPOCAPSA DEL MELO: COME FARE

Poiché un’invasione di Vermi delle Mele provoca danni ingenti ai raccolti, l’agricoltura professionale utilizza metodi sofisticati che tendono a limitare l’uso di insetticidi: dalla semplice copertura dei meli con delle reti, fino all’utilizzo di trappole a base di feromoni e diffusori per la confusione e il disorientamento sessuale. Un trucco da “rubare” ai professionisti è avvolgere il piede della pianta con del cartone ondulato. Poichè le larve abbandonano il frutto in cerca di un riparo per creare il bozzolo, è provato che i fori creati dal cartone ondulato sono molto apprezzati dalla Carpocapsa: una volta individuati i bozzoli sarà facile bruciare il pezzo di cartone e sostituirlo.

Per eliminare la Carpocapsa dal frutteto di un giardino privato possiamo ricorrere a un insetticida specifico, che agisca per contatto o ingestione contro i principali parassiti delle piante da frutto. Sara sufficiente effettuare due o tre trattamenti all’anno, orientativamente nell’ultima decade di maggio, nella prima di luglio e verso la metà di agosto. Poichè si tratta di un agrofarmaco è importante seguire le istruzioni riportate nella confezione e rispettare i tempi di carenza, cioè il periodo in cui per precuazione è bene non mangiare i frutti trattati. E’ sconsigliato anche eccedere le dosi indicate dal produttore: una maggiore quantità di agrofarmaco non corrisponde a una maggiore efficacia.