Quella di utilizzare il Sapone Molle e il Sapone di Potassio in giardino è una pratica antica e totalmente naturale. Sapone Molle e Sapone Potassico infatti fanno parte della dotazione di soluzioni a disposizione del giardiniere biologico. Un sistema di lotta “bio” ai parassiti punta infatti molto più sulla prevenzione che non alla disinfestazione. Azioni preventive atte a evitare e limitare al massimo il pericolo di contagio.

COME UTILIZZARE IL SAPONE MOLLE E IL SAPONE DI POTASSIO IN GIARDINO

Il Sapone Molle è un alleato delle piante conosciuto fin dall’antichità. Si ottiene dalla saponificazione dell’olio di oliva e deterge le piante delle melate e dalle fumaggini provocata da parassiti come Afidi, Aleurodidi, Cocciniglie e altri insetti. Inoltre contribuisce a eliminare le uova di insetti nocivi presenti sulle foglie.

Il Sapone Molle di Potassio, oltre a svolgere le azioni del Sapone Molle vegetale, apporta Potassio alle piante ed è miscibile con insetticidi poiché svolge un’ottima attività anche come adesivante e veicolante.

Entrambi i prodotti sono consentiti in agricoltura biologica e inoffensivi nei confronti dell’uomo, degli animali, dell’ambiente e dell’entomofauna utile.

Grazie a queste caratteristiche non hanno “tempi di carenza”, cioè il periodo di tempo suggerito tra il trattamento con antiparassitari e il raccolto, quindi nell’orto possono essere utilizzati anche il giorno stesso del raccolto.

QUANDO SI USANO

La lotta biologica inizia quindi con la prevenzione, da effettuare in autunno e inverno, attraverso l’uso di corroboranti, come il Sapone Molle e il Sapone di Potassio per togliere la melata ed eliminare le uova e le larve svernanti.

In seguito, tra dicembre e febbraio, possiamo usare delle Trappole Adesive per rilevare la presenza degli insetti e in parte catturarli. Duranti i mesi più caldi, se necessario, possiamo utilizzare degli strumenti di protezione, come l’Estratto d’Ortica e gli insetticidi consentiti in agricoltura biologica.

Bisogna però considerare che ogni tipo di parassita ha un ciclo vitale e caratteristiche differenti. Quindi per ognuno di questi dobbiamo prevedere un programma di lotta. Qui sotto vediamo due esempi per la lotta contro gli Afidi e le Cocciniglie.

Gli Afidi proliferano in colonie di numerosi individui sugli steli, germogli e sulla pagina inferiore delle foglie. Producono una sostanza zuccherina e appiccicosa, detta melata, che attira le formiche e che, aggredita da muffe, diventa nera (Fumaggine).

Le Cocciniglie prosperano in colonie numerose e possono avere la forma di piccoli scudetti, sacchetti o ammassi cotonosi aderenti alla foglia, ai giovani germogli o anche ai frutti e sui rametti. Vivono succhiando la linfa della pianta debilitandola sino a provocarne il completo disseccamento.

CONOSCIAMO IL NEMICO

Dalla schiusa dell’uovo nasce una larva che, attraverso successive mute, diventa un insetto adulto in grado di deporre nuove uova. L’adulto può essere molto diverso dalla sua larva (il bruco e la farfalla) o somigliargli parecchio (come gli Afidi). Spesso è solo la larva che danneggia le piante (torna l’esempio dei bruchi di farfalla), ma a volte gli adulti possono essere dannosi quanto le loro larve (per esempio la Dorifora). Le larve e gli adulti non si combattono in modo uguale.

È utile inoltre saper suddividere gli insetti in due macro categorie: quelli che divorano il fogliame o provocano gallerie negli steli (come per esempio la Dorifora e i lepidotteri minatori) e gli insetti che si nutrono succhiando la linfa pungendo le foglie, gli steli o i frutti (per esempio la mosca bianca, le Cocciniglie e gli Afidi).

Focalizzando bene questi elementi potremo così scegliere se è meglio intervenire con prodotti che agiscono per contatto oppure per ingestione, sistemico o di copertura, ad azione repulsiva, ecc.