Coltivare il Sedano è un gesto che l'uomo compie da millenni nel Mediterraneo, per le sue virtù gastronomiche ed erboristiche. Non è uno degli ortaggi più appariscenti e raramente viene usato come ingrediente principale di una portata, se non in un pinzimonio. In compenso, aggiunto ai primi e alle zuppe può dare quel tocco di sapore in più che migliora ogni piatto.

Insieme alla varietà Apium graveolens dulce, quella più diffusa, con i fusti verdi e il cuore bianco, a cui siamo abituati, possiamo trovare due specie meno conosciute: la Rapaceum, ovvero il sedano rapa, di cui viene consumata la grossa radice e il Sedano da taglio di cui si consumano invece solo le foglie. Le foglie del Sedano da taglio, simili al Prezzemolo, possono essere consumate crude oppure fatte seccare, per usare nel tempo il loro gradevole aroma.

COLTIVARE IL SEDANO: TANTE VARIETA’ TRA CUI SCEGLIERE

Il Sedano si semina o si trapianta all’aperto in presenza di una temperatura minima di 15°C, quindi da aprile a giugno a seconda del clima in cui vivete.

È possibile anticipare i tempi, seminando il Sedano in una serra protetta a febbraio, per poi spostare le piantine nell’orto quando la temperatura minima avrà superato i 15°C.

In alternativa ai semi possiamo acquistare delle piantine già cresciute: oltre al prezzo, la coltivazione da seme permette di poter scegliere tra molto varietà differenti. Per esempio il Sedano a coste può avere foglie verdi (Verde di Chioggia, Verde Pascal, Verde di Trevi, ecc.), dorate (Dorato d’Asti, Gigante Dorato, ecc.) oppure bianche (Perla, Nicolaus Invernale, Bianco di Sperlonga, ecc.).

La raccolta ha inizio a giugno e prosegue fino a novembre.

RICHIEDE ACQUA E UN CLIMA UMIDO

Il luogo ideale nel quale coltivare il Sedano è un ambiente temperato caldo e umido, con una esposizione moderatamente soleggiata. Non tollera né i climi troppo freddi e le gelate, né i climi caldi e troppo secchi. La temperatura ideale è compresa tra i 15°C e i 20°C, con una minia di 7°C.

Lavoriamo il terreno in modo che sia soffice e ben drenato, evitando i terreni argillosi (il pH ideale è 6/6,5).

In caso di trapianto, disponiamo sul fondo delle buche un fertilizzante organico a lenta cessione specifico per orto oppure uno stallatico pellettato.

Per la sua natura fragile al freddo e alla crescita di parassiti e infestanti, il terreno attorno alle piante va sarchiato e rincalzato spesso durante la crescita. Può essere raccolto da giugno, avendo cura di non lasciare troppo la pianta matura nel terreno.

Originario di zone paludose, il Sedano ha bisogno di terreno e atmosfera umidi per crescere bene; va quindi innaffiato regolarmente, quasi quotidianamente durante l’estate.

Due nemici acerrimi del Sedano sono le larve della Mosca dei sedani e della Mosca della carota, che possono attaccarne radici e foglie, disseccandole. I germogli e le foglie del Sedano possono risultare golose anche per le Limacce e il Grillotalpa, di cui è bene prevenire l’infestazione.