Ci sono molti motivi per coltivare il Viburno (Viburnum) in giardino. Distinguibile per le fronde molto fitte, che possono raggiungere un’altezza di 3-4 metri, ma anche per i suoi fiori, il Viburno, generalmente coltivato in serie per comporre delle piccole siepi, viene anche usato come esemplare singolo, per abbellire una aiuola e dare un tocco di eleganza a un giardino.

COLTIVARE IL VIBURNO: UN NOME TANTE PIANTE DIVERSE

Viburno è però un termine “generico”, poiché dietro questo nome si cela un genere che comprende tantissime specie diverse (i più conosciuti sono Lucidum, Opulus, Tinus, ecc.), disponibili in molte varietà. Le varie specie di Viburno danno luogo a piante a volte spesso diverse: sia nel colore dei fiori, sia nella forma delle foglie (rugose o lisce), sia nelle caratteristiche (alcune sono sempreverdi, altre decidue) e nelle dimensioni. Le specie decidue fioriscono in primavera, mentre alcune specie di sempreverdi fioriscono anche in autunno. Ci sono Viburni che producono bacche e il Viburnum Opulus produce dei bellissimi fiori rotondi, mentre di solito il Viburno ha fiori riuniti a ombrello. È quindi importante, all’atto dell’acquisto, verificare che il tipo di Viburno che abbiamo scelto sia adatto, per caratteristiche e spazi, al nostro giardino. Per esempio se vogliamo realizzare una siepe meglio puntare su un sempreverde.

Il Viburnum Tinus è perfetto per realizzare siepi. Ha foglie piccole ovali color verde scuro e in primavera regala fiori a forma di ombrello di circa 10 cm di diametro. In autunno, dopo la fioritura, produce delle bacche blu.

Il Virbum bodnantense ha foglie ovali dentellate di colore verde, che diventano rosse prima di cadere in autunno. All’inizio della primavera produce fiori molto profumati di colore rosa, riuniti a grappolo.

Il Viburnum lucidum deve il suo nome alle sue grandi foglie, di colore verde intenso e molto lucide. In tarda primavera produce fiori in grappolo di colore bianco.

Il Viburnum dentatum ha grandi foglie dentellate verdi, che in autunno diventano arancioni e rosse prima della caduta. In aprile e maggio produce fiori a ombrella bianchi. In autunno produce bacche blu metallico, che lo rendono molto caratteristico.

UNA PIANTA MOLTO ROBUSTA

L’ambiente ideale nel quale coltivare un Viburno può essere esposto al sole diretto o leggermente riparato dall’ombra di qualche albero. Il Viburno è piuttosto versatile anche rispetto alle varie temperature: ama il caldo ma resiste molto bene anche ai freddi del nostro inverno.

Il Viburno può essere messo a dimora un po’ in ogni periodo dell’anno ed è anche molto versatile a ogni tipo di terreno, da quello più acido a quello più alcalino, purché sia fertile e ben drenante. Va concimato due volte l’anno, a marzo e ad agosto, con un fertilizzante granulare a lenta cessione.

Per buona parte dell’anno, il Viburno non ha bisogno di essere innaffiato di frequente e può essere sufficiente anche la pioggia delle precipitazioni stagionali. Può essere necessario innaffiarlo nei giorni più caldi dell’estate e in periodi particolarmente siccitosi, mai più di una volta a settimana.

Il periodo adatto per la potatura del Viburno è subito dopo la fioritura. Un taglio moderato, per eliminare i getti in eccesso o i rami vecchi e malati e per dare forma alla pianta, operazione particolarmente importante se coltivato in serie per comporre una siepe.

Il Viburno non è particolarmente esposto a malattie o parassiti, se non alle infestazioni di funghi dovute a ristagni d’acqua in prossimità delle radici della pianta, come il Mal bianco, e di attacchi di Ragnetti rossi e Afidi ghiotti delle sue foglie.