Con l’arrivo del caldo tornerà inevitabilmente il problema delle zanzare. Eppure per limitarlo sarebbe sufficiente mettere in pratica delle semplici tecniche di prevenzione: è però importante che lo facciano tutti, privati e pubbliche amministrazioni, altrimenti corriamo il rischio di essere comunque punti dalle zanzare “allevate” dal vicino di casa.

Vediamo come intervenire per limitare lo sviluppo delle larve di zanzare e come limitare la presenza, in casa e in giardino, degli insetti adulti.

IL PROBLEMA DELLE ZANZARE: COME E PERCHE’ USARE I LARVICIDI

È bene sapere che le zanzare non sono delle grandi volatrici: se dove nascono trovano le condizioni ideali per crescere e moltiplicarsi difficilmente si sposteranno. Le zanzare, in generale, non si cibano di sangue ma di sostanze zuccherine che traggono dai fiori: solo le zanzare femmina ci pungono per prelevare un po’ di sangue necessario esclusivamente per l’ovulazione. Le condizioni ideali per una zanzara femmina sono essenzialmente due: la presenza di acqua stagnante in cui depositare le uova e la disponibilità di sangue.

Le zanzare depongono infatti le uova sulla superficie dell’acqua. Le uova, dopo circa 6-7 giorni, si trasformeranno in larve, pupe e infine insetti adulti.

Il primo consiglio è quindi di eliminare tutti gli oggetti che, a causa della pioggia o dell’irrigazione, possono trasformarsi in piccoli laghetti. Come per esempio annaffiatoi o secchi, pneumatici o teli di plastica che possono trattenere l’acqua.

In alcuni casi però non è possibile eliminare i contenitori d’acqua. Pensiamo per esempio ai sottovasi delle piante oppure alle ciotole per dissetare gli animali da compagnia. In questi casi è sufficiente ricordare che le uova di zanzare impiegano circa 6/7 giorni a svilupparsi: sarà sufficiente quindi svuotare i sottovasi e cambiare l’acqua delle ciotole non oltre i 5 giorni. Se i vasi sono posti sul prato in giardino, meglio non usare un sottovaso.

In altri casi è invece impossibile anche cambiare l’acqua. È il caso dei laghetti ornamentali, delle fontane, degli abbeveratoi degli uccelli, delle cisterne aperte per la raccolta dell’acqua piovana, delle piante coltivate in idrocoltura e dei tombini e griglie per la raccolta delle acque. In questi casi dobbiamo prevedere un ciclo di trattamenti con un larvicida specifico.

Spesso sono a base di Bacillus thuringiensis, un insetticida biologico, o di sostanze di sintesi a bassa tossicità e veloce degradazione. L’ultima novità sono gli ovolarvicidi a base di un silicone che si propaga velocemente sulla superficie delle acque, formando un sottile film che non consente agli stadi giovanili delle zanzare di attaccarsi alla superficie dell’acqua per respirare. Non è pericoloso né per gli altri animali (pesci, uccellini, cani, ecc.) né per le piante, in caso di idrocoltura. Nell’arco di quattro settimane il prodotto si degrada nell’ambiente in silicati inorganici, anidride carbonica e acqua.

Pur essendo molto lunga, tutti i larvicidi hanno una durata d’azione. Ciò significa che il trattamento larvicida andrà ripetuto periodicamente. Anche in caso di un forte acquazzone dovremo ripristinare il prodotto, poiché probabilmente sarà stato dilavato dalla pioggia.

I larvicidi sono molto utili per laghetti, cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, tombini, canali di scolo, grondaie, ecc. I larvicidi non si usano invece nelle piscine poiché i trattamenti cui è già sottoposta l’acqua sono sufficienti. Non si usano neanche nei laghi naturali e nei corsi d’acqua correnti: i predatori naturali, come rane, pesci e libellule dovrebbero essere sufficienti. Nei laghetti artificiali, se sono sufficientemente ampi, possiamo inserire delle gambusie: simpatici pesciolini ghiotti delle larve di zanzara.

Uno dei vantaggi dell’uso consapevole dei larvicidi è anche l’azione selettiva: i larvicidi colpiscono infatti soltanto le uova di zanzara, mentre gli insetticidi colpiscono tutti gli insetti, compresi quelli innocui o utili.

COME LIMITARE LE ZANZARE ADULTE

Se non rispettiamo un ciclo di trattamenti larvicidi, il risultato sarà la presenza delle zanzare adulte, che continueranno a pungere e sviluppare nuove generazioni.

Per limitare la presenza di zanzare adulte, in casa e in giardino, abbiamo a disposizione molte soluzioni.

Le soluzioni “meccaniche” prevedono l’uso di zanzariere in casa o di trappole elettriche all’esterno, che attirano le zanzare e le fulminano.

In aggiunta o alternativa possiamo utilizzare degli insetticidi specifici per insetti volanti. Sono sostanze che hanno un forte potere abbattente e un effetto residuale fino a due settimane. Possiamo scegliere tra insetticidi a base di sostanze naturali, come il piretro che si ottiene da particolari margherite, o di principi attivi come Cipermetrina, Tetrametrina e Acetamiprid, disponibili sia concentrati da diluire o pronti all’uso.

Negli ambienti interni o dove soggiorniamo maggiormente, come le camere dal letto, è consigliabile l’adozione di zanzariere o insetticidi naturali. In giardino possiamo utilizzare con consapevolezza gli insetticidi, nei luoghi maggiormente frequentati dalle zanzare, come le siepi dove spesso vanno a riposarsi e ripararsi dal sole.