Proteggere le piante dal freddo invernale è molto importante, poiché le temperature sotto lo zero potrebbero congelare le radici di molte piante da giardino, portandole alla morte. Specialmente le Conifere e gli esemplari giovani appena trapiantati sono particolarmente a rischio.

Per proteggere le piante dal freddo invernale possiamo ricorrere a due pratiche agronomiche antiche e totalmente naturali: sono la rincalzatura e la pacciamatura. Entrambe hanno lo scopo di proteggere le radici dagli sbalzi termici, attraverso la costituzione uno strato più o meno spesso di materiale inerte.

PROTEGGERE LE PIANTE DAL FREDDO INVERNALE: LA RINCALZATURA

La rincalzatura consiste nel creare una piccola montagna di terreno alla base del fusto della pianta. Può avere un’altezza di 10-20 cm, in funzione delle dimensioni delle piante. Il materiale accumulato, che andrà rimosso all’inizio della primavera, deve risultare friabile, non compattato e ben drenante per evitare nocivi ristagni di acqua.

LA PACCIAMATURA

La pacciamatura consiste invece nella distribuzione di uno strato di materiali inerti sul terreno alla base delle piante. Questo strato proteggerà le radici del gelo e offrirà anche altri vantaggi: come una minore necessità di irrigazione, poiché l’umidità del terreno viene trattenuta ed evapora meno facilmente, e una riduzione delle erbe infestanti, che non riescono a spuntare e a ricevere luce a causa dello strato di pacciamatura.

QUALI MATERIALI UTILIZZARE

Per la pacciamatura possiamo usare vari materiali inerti, spesso molto diversi fra loro. I più comuni e disponibili a costo zero sono la paglia, i residui sminuzzati delle potature del giardino, le foglie secche e i residui di taglio del prato. Adempiono perfettamente allo scopo ma, costituendo luoghi di svernamento degli insetti e delle infezioni fungine, portano con sé il rischio di una ulteriore diffusione dei patogeni nel giardino o nell’orto.

Proprio per evitare il rischio di sviluppare patogeni, nell’agricoltura professionale e specialmente per le piante orticole, si è passati all’utilizzo di teli di plastica biodegradabili e di tessuto non tessuto. Vengono utilizzate anche stuoie vegetali, feltri e cannicciati che risultano però, per le loro dimensioni, di comoda applicazione solo in specifiche condizioni colturali. Sono però soluzioni di scarso effetto estetico e potrebbero non risultare adatti per un giardino.

La ricerca si è estesa anche all’utilizzo di sostanze naturali, riciclate da lavorazioni agroindustriali e opportunamente trattate (come Cortecce, Cippati, Argille Espanse, Lapilli e Rocce Frantumate), che risultano tutti di più facile applicazione ed effetto estetico superiore.

A seconda delle necessità colturali e della resa estetica che intendiamo ottenere, possiamo poi scegliere tra i diversi materiali e benefici che ciascun prodotto è in grado di fornire.

PROTEGGERE LE PIANTE DAL FREDDO INVERNALE: I NOSTRI CONSIGLI

Le Rocce, essendo meno sensibili al ruscellamento, risultano più indicate per le aree in pendenza o soggette a essere sommerse.

Le Cortecce e i Cippati, se applicati in quantità generosa, hanno un effetto termoregolatore superiore.

Per tutti i materiali, dobbiamo considerare che l’effetto protettivo verso il gelo è direttamente proporzionale allo spessore applicato, che non deve mai essere inferiore ai 4-5 cm.

Per evitare la diffusione di patologie indesiderate, è importante che i pacciamanti di origine vegetale siano certificati esenti da malattie e insetti.

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