Gli amanti di queste splendide piante negli ultimi anni hanno conosciuto un nuovo nemico: la farfalla del Geranio, meglio detta Cacyreus marshalli ma conosciuta anche come Licena del Geranio.

Figlia della globalizzazione e di un mondo lontano, la farfalla del Geranio è un invasore famigerato dei nostri giardini. Proveniente dall’Africa, quest’insetto è arrivato in Europa su varietà di Gerani tipiche del Sudafrica e della Spagna e si è diffuso a macchia d’olio in tutto il continente. Se nel luogo d’origine non è molto pericoloso, perché la sua crescita viene limitata grazie all'opera di alcuni predatori naturali, le condizioni favorevoli del nostro clima gli hanno permesso di moltiplicarsi fino a diventare una minaccia per uno dei fiori più diffusi sui nostri terrazzi. Ma come riconoscerlo e combatterlo?

ELIMINARE LA FARFALLA DEL GERANIO: PREVENIRE E' MEGLIO DI CURARE!

È possibile riconoscere una farfalla del Geranio per le ali grigie o marrone chiaro lunghe circa 30 mm, striate color crema nella loro forma adulta e per il verde chiaro delle larve grosse circa 10 mm. Le piante infestate dall’insetto hanno delle macchie scure sui petali dei fiori o dei buchi nelle foglie, lasciati dalle larve affamate. Si distingue dalle altre farfalle perché le ali posteriori terminano con una "codina" tipica.

Per capire come combatterla, dobbiamo capire il suo ciclo vitale, poiché soltanto allo stato larvale rappresenta un pericolo per le piante. La farfalla adulta, che non danneggia la pianta, depone le uova: puntini bianchi o giallini di circa un millimetro, sparsi sulle piante. Le uova si schiudono in tarda primavera, quando la temperatura arriva sui 20°C, liberando delle piccole larve che subito entrano in uno stelo scavandolo completamente per nutrirsi, fino a rendere gli steli cavi.

 

Queste larve dette endogene, ad un certo punto sono piuttosto grandi ed escono dagli steli provocando i tipici fori di uscita presenti agli internodi: ne esce una larva verde a strisce lilla che ben si mimetizza con le foglie e i fiori. Questa larva "esogena" si nutre come una qualunque altra larva di farfalle di foglie. Le larve entrano in stadio di pupa da cui sfarfalla l'adulto e ricomincia il ciclo. Nei nostri climi questo insetto compie dalle 2 alle 5 generazioni ogni anno, con un risultato che una pianta attaccata in primavera può' essere completamente rinsecchita  ora dell'estate!

La rapidità con cui la farfalla del Geranio può compromettere la vita della pianta fino a farla morire dipende anche dal tipo di pianta: tra le specie più resistenti ricordiamo l'Abrotanifolium, il Denticulatum, il Filicifolium, il Grandiflorum o l'Odoratissimum. Essendo questi insetti estranei al nostro habitat naturale, non esistono nemici naturali per combatterli, ed è necessario intervenire con un prodotto specifico per piante ornamentali.

In questo caso è consigliabile l’utilizzo di un insetticida sistemico, che cioè ha la capacità di penetrare e diffondersi all'interno della pianta, proteggendola per un mese. Anche la nuova vegetazione, spuntata dopo il trattamento, sarà protetta. Il prodotto è assolutamente innocuo per la pianta, ma letale per le larve. In via preventiva, possiamo applicare il prodotto una volta al mese, a partire dall'inizio della primavera prima che la temperatura raggiunga i 20°C. Stroncando il pericolo sul nascere, fin dalla prima generazione, eviteremo il rischio di contagio.

In caso di infestazione manifesta, applicare subito il prodotto su tutta la pianta e ripetere l’applicazione dopo 2 settimane se l’infestazione è molto numerosa.