La Cocciniglia delle Ortensie (Pulvinaria) è un parassita di queste piante molto comune e facilmente riconoscibile. Le femmine sono marroni e bianche, di forma ovale e rimangono immobili sulla pianta, attaccate ai rami e alla pagina inferiore delle foglie tramite una secrezione cerosa.

All’apparenza innocue, sono molto pericolose perché succhiano la linfa fino a seccare i rami e le foglie, arrestando lo sviluppo della pianta ospite. La pianta attaccata si ricopre di melata e fumaggine scura, deperendo fino alla morte.

Non attacca soltanto le Ortensie, ma anche la Deutzia, il Biancospino, l’Acero e il Tiglio.

ELIMINARE LA COCCINIGLIA DELLE ORTENSIE: MEGLIO LA PREVENZIONE

La Cocciniglia delle Ortensie compare sulla pianta verso maggio per deporre le uova, pronte a schiudersi a giugno e a propagare l’infestazione fino a settembre.

Per arginare l’attacco, la prima cosa da fare è rimuovere i parassiti con un batuffolo di cotone imbevuto d’alcool. Questa operazione è utile per decimare la popolazione ed eliminare le uova, ma non garantirà la piena guarigione della pianta. Gli insetti tenderanno infatti a tornare e potrebbe essere necessario intervenire con un insetticida specifico per piante ornamentali.

È preferibile intervenire in via preventiva, nella prima decade di maggio, o al primissimo manifestarsi dell’insetto. Se necessario, ripetere il trattamento a distanza di 30-35 giorni.

Per aiutare l’Ortensia a sopravvivere durante l’infestazione, si consiglia di aggiungere all’acqua di irrigazione del concime liquido ricco di potassio