Usare un estratto di Equiseto in giardino in modo regolare ci permette di proteggere preventivamente le piante dell’orto dallo sviluppo di malattie fungine. La “lotta integrata biologica” è composta dall’unione di tante soluzioni e tecniche agronomiche, che insieme concorrono a difendere le colture. L’estratto di Equiseto tra le sostanze di base è sicuramente una delle più interessanti.

Perché usare un estratto di Equiseto: un fertilizzante naturale con azione fungicida

L’estratto di Equiseto viene ricavato dalla lavorazione dell’Equisetum arvense, una pianta erbacea perenne tra le più antiche, visto abbiamo ritrovato fossili che risalgono a più di 300 milioni di anni fa. È stata la prima sostanza di base riconosciuta e rientra nel Regolamento della Comunità Europea nr 1107/2009. Per sostanze di base si intendono tutte le sostanze naturali utili alla salute della pianta ma che non svolgono un’azione direttamente fitosanitaria. Per la legge non possono essere quindi chiamati “fungicidi” o “insetticidi”, pur aiutando le piante a limitare l’aggressione degli insetti e delle spore. Sono sostanze naturale di origine vegetale, come l’estratto di Ortica (Urtica) che svolge un’azione urticante contro gli insetti pungitori-succhiatori (come Afidi, Acari, Cocciniglie, ecc.), la Lecitina di Soia e l’estratto di Equiseto oppure di origine minerale, come l'Idrogeno Carbonato di Sodio utile contro le malattie fungine. Tutte le sostanze di base sono consentite in agricoltura biologica.

L’Equisetum arvense è molto ricco di sali minerali e viene utilizzato anche in erboristeria e come integratore alimentare. In agricoltura è un apprezzato fertilizzante naturale ricco di Potassio, Calcio e Magnesio, ma soprattutto è ricco di Silice. Una sostanza che rafforza i tessuti delle piante orticole e le rende meno soggette alle principali malattie fungine, come la Bolla, la Monilia, la Ticchiolatura, la Ruggine, l’Oidio e la Peronospora.

Come usare un estratto di Equiseto

Nel periodo più caldo e critico dell’anno, indicativamente da marzo fino a ottobre a seconda della fascia climatica, possiamo nebulizzare una soluzione a base di Estratto di Equiseto, una volta ogni 10 giorni. Attenzione alle giornate di pioggia, poiché rischiamo di dover ripetere l’intervento.

È un prodotto al 100% biologico e non sono previsti “tempi di carenza” (cioè il lasso di tempo da far trascorrere tra l’ultimo trattamento e il raccolto), tranne che per i Cetrioli o i Pomodori.

L’Estratto di Equiseto Vithal è in formato liquido concentrato e sono sufficienti 20/30 ml per preparare una soluzione con 10 litri d’acqua. Agitiamo bene la confezione prima della diluizione e irroriamola subito sulle piante. Non lasciamo dei residui di soluzione nella pompa a spalla: dopo 6 ore perde di stabilità ed efficacia.

Si raccomanda inoltre di effettuare un saggio su una sola pianta per controllare eventuali effetti collaterali. Alcune varietà possono rivelare ipersensibilità verso l’Equiseto.

Per aumentare la protezione e ampliare lo spettro d’azione anche agli insetti fitofagi (afidi, acari, ecc.), possiamo ricorrere a soluzioni innovative che uniscono le proprietà insetticide dell’Ortica a quelle fungicide dell’Equiseto. Soluzioni che possiamo utilizzare con successo anche sulle piante ornamenali.