È facile curare la Surfinia sul terrazzo anche nelle zone più fredde e piovose del nostro Paese: è infatti una varietà molto resistente alle intemperie e i fiori, anche se si bagnano, tornano all’aspetto originale appena di asciugano. Inoltre la sua crescita rapida e vigorosa e la tendenza a offrire abbondanti fioriture può esserci utile se vogliamo decorare i nostri balconi con delle cascate di splendidi fiori viola, bianchi, rosa, porpora o blu, che sbocciano da maggio fino a settembre.

La Surfinia è una varietà brevettata di Petunia di origine giapponese creata negli anni Ottanta. Il suo ambiente ideale è temperato, né troppo caldo né troppo freddo: ama l’esposizione diretta al sole e se messa in ombra tende a fiorire di meno. Pur essendo più resistente alle intemperie delle altre Petunie non tollera temperature inferiori ai 10°C. Perciò in inverno va riparata all’interno della casa.

CURARE LA SURFINIA SUL TERRAZZO E' FACILE MA ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE

Per coltivare la Surfinia in vaso possiamo utilizzare un terriccio specifico per piante da fiore, avendo cura di depositare uno strato di argilla espansa sul fondo del contenitore per migliorare il drenaggio.

Il terreno va arricchito ogni 10 giorni con un concime liquido specifico per piante fiorite, per aiutare la crescita della pianta e la sua fioritura. Gli elementi nutritivi contenuti nel pane di terra contenuto nel vaso sono destinati a esaurirsi ed è importante reintegrarli periodicamente.

Per la crescita della Surfinia l’acqua ha un’importanza fondamentale. La pianta va innaffiata generalmente ogni 2/3 giorni e ogni sera nei mesi più caldi dell’estate, preferibilmente con acqua a temperatura ambiente per evitare shock termici.

Il periodo adatto per potare la Surfinia è fine luglio, per dare un ordine ai rami, sfoltire i numerosi fiori cresciuti nel corso della primavera e propiziare una crescita più vigorosa. Naturalmente, è anche necessario rimuovere i fiori una volta appassiti per stimolare nuove fioriture.

I nemici della Surfinia sono parassiti come gli afidi, ghiotti delle sue foglie, e il ragnetto rosso, che si nutre della sua linfa. Una volta identificate le loro tracce, è necessario provvedere a combatterli con prodotti specifici.

La pianta andrà poi rinvasata ogni anno in primavera, tenendo conto della sua crescita.