Pur essendo una pianta rustica e molto resistente può capitare di avere l’esigenza di curare il Cipresso di Leyland (Cupressocyparis leylandii), principalmente a causa di malattie fungine o parti disseccate. Vediamo come prevenire e affrontare i possibili problemi di questa splendida pianta.

CURARE IL CIPRESSO DI LEYLAND: LA POTATURA

Per ottenere delle piante folte e con una vegetazione fitta, molto apprezzata se usiamo il Cipresso di Leyland per realizzare una siepe, è importante effettuare frequenti interventi di potatura. Almeno due all’anno, in primavera e in autunno, ma possiamo effettuare anche una terza potatura in agosto. Più la siepe verrà potata e più la pianta sarà stimolata a vegetare in modo compatto. La potatura, oltre a evitare una crescita eccessiva, ha anche l’obiettivo di mantenere l’equilibrio estetico della pianta e rimuovere i rami secchi e danneggiati.

Questo tipo di impegno periodico deve essere valutato preventivamente, all’atto della scelta della pianta da siepe, specialmente se si tratta di una seconda casa che frequentiamo soltanto un mese all’anno in estate. In questo caso sarebbe meglio evitare il Cipresso di Leyland e preferire piante meno esigenti, come il Pittosforo, la Photinia o il Viburno.

La potatura è inoltre una pratica che genera sempre stress alle piante. Per questa ragione vanno evitate le giornate particolarmente calde o fredde. In presenza di grossi tagli, è bene disinfettare le piante con una soluzione a base di acqua e rame (come Vithal Cuprital Sdi). In seguito è consigliabile proteggere i rami grossi tagliati con un balsamo cicatrizzante. In questo modo eviteremo che le potature possano diventare vie di accesso per funghi o insetti che rodono il legno.

L’IRRIGAZIONE

L’eccesso di irrigazione è spesso causa di problemi nella coltivazione dei Cipressi di Leyland: i ristagni di acqua o un’eccessiva umidità ambientale posso infatti provocare malattie fungine e marciumi radicali.

Se coltiviamo questa pianta in vaso, preferiamo i vasi in cotto, più traspiranti rispetto a quelli in plastica, stendiamo sul fondo del contenitore uno strato di 5 cm di biglie di argilla espansa per migliorare il drenaggio e utilizziamo un terriccio drenante.

Le piante coltivate in vaso non possono trovare umidità con le radici in profondità e quindi è importante mantenere sempre umido il substrato di coltivazione. In particolare in estate, quando le alte temperature fanno evaporare l’acqua più velocemente e i caldi raggi solari irradiano i vasi. Indicativamente possiamo irrigare il Cipresso una volta alla settimana e più frequentemente in estate e in particolare nei giorni siccitosi più caldi. Ma non esiste una regola e dipende da molti fattori, non ultime le precipitazioni: il metodo migliore per capire quando è il momento di irrigare una pianta in vaso è sempre quello di immergere un dito nel substrato per verificare se è umido o secco!
Se piove non dovete fare nulla: l’acqua in accesso se ne andrà velocemente e una normale pioggia non ha mai fatto male alle piante

LE MALATTIE FUNGINE

Il Cipresso di Leyland è una pianta soggetta a forme di deperimento e seccume della chioma. Per prevenire problemi più gravi è bene eseguire periodici trattamenti con un fungicida (come Vithal Aliette) o con un prodotto a base di rame (come Vithal Cuprital Sdi), almeno due volte all’anno, sia sul terreno sia sulla vegetazione. Si applica con una classica pompa per irrorazione, seguendo i dosaggi indicati sull’etichetta.

Le malattie fungine più frequenti sono il Cancro del Cipresso (Seridium cardinale) e la Dydimascella.

Il Cancro del Cipresso si manifesta con l’appassimento dei rami infetti, che tendono a diventare rossastri. Per risolvere il problema possiamo utilizzare un fungicida specifico, al primo manifestarsi della malattia, con trattamenti a intervalli di 15 giorni partendo da giugno- luglio fino a tutto ottobre.

La Didymascella è invece un fungo che colpisce le conifere, specialmente nei primi anni d’impianto. Si manifesta in primavera e in estate, disseccando in modo parziale o totale porzioni di ramo. Il disseccamento parte in genere dai rami più bassi e da un lato solo della chioma, fino a colpire tutta la pianta.

Le condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo del fungo sono l’umidità atmosferica elevata, le alte temperature, la scarsa illuminazione fogliare e l’inquinamento atmosferico. Le piante colpite da questo fungono tendono a peggiorare e ammalarsi di nuovo gli anni seguenti, se non opportunamente trattate. Inoltre le infezioni da funghi, si propagano velocemente e facilmente, a causa delle spore trasportate dal vento e nel terreno.

In caso di disseccamento dei rami, accertato che si tratta di un’infezione fungina, è bene intervenire subito con un fungicida specifico, con trattamenti a intervalli di 15 giorni partendo da giugno/luglio fino a tutto ottobre.

LA CONCIMAZIONE

Per curare il Cipresso di Layland non va poi dimenticata la concimazione, per apportare le necessarie sostanze nutritive alle piante. Una pratica assolutamente necessaria se coltiviamo il Cipresso di Leyland in vaso: le sostanza nutritive del pane di terra sono destinate a esaurirsi ed è importante integrarle periodicamente.

Possiamo utilizzare un fertilizzante a lenta cessione, che assicura le sostanze nutritive necessarie per 4-6 mesi.