Dobbiamo prestare attenzione quando vogliamo concimare le piante acidofile, poiché richiedono una “dieta” un po’ personalizzata. Sono dette piante acidofile quelle che preferiscono un substrato di coltivazione acido, cioè con un pH inferiore a 7.

L’analisi del pH del terreno di un giardino può essere affidata a un laboratorio specializzato, per ottenere la massima precisione, oppure possiamo farla da noi con un kit che troviamo facilmente nei centri giardinaggio. Il pH viene calcolato su una scala da 1 a 14: se il dato è inferiore a 7 il terreno è acido, intorno a 7 il substrato è neutro, al di sopra di questo valore viene detto alcalino o basico.

Il pH influenza la disponibilità di elementi nutritivi: per esempio il ferro e il manganese sono spesso carenti in suoli alcalini e anche quando sono presenti in quantità sufficiente, le radici di alcune piante, dette acidofile come i Rododendri e le Azalee, non riescono ad assorbirli. Se il pH è molto acido o molto alcalino, molti microorganismi utili per le piante non riescono a vivere e a riprodursi.

Se il suolo è troppo calcareo, le piante acidofile possono soffrire più facilmente di clorosi, una fisiopatia che fa sbiadire il fogliame. Gardenie e Ortensie, oltre al substrato con pH inferiore a 7 richiedono anche irrigazioni con acqua a pH neutro.

Le piante acidofile che possiamo coltivare in vaso sono molte, come Azaleea, Gardenia, Ortensia, Erica, Rododendro, Felce, Pieris, Camelia e Acero giapponesi.

CONCIMARE LE PIANTE ACIDOFILE: IL GIUSTO APPORTO DI NUTRIENTI

Per la coltivazione in giardino, possiamo correggere un terreno troppo alcalino e quindi non adatto alle piante acidofile, incorporando nel terriccio degli ammendanti, come un terriccio da compost oppure torba e fertilizzanti specifici per piante acidofile.

Per la coltivazione in vaso è tutto più facile, poiché possiamo facilmente trovare dei prodotti specifici per le piante acidofile. A partire dal terriccio con un basso valore di pH, un substrato concepito per la coltivazione di tutte le piante acidofile e per ricostituire il corretto livello di acidità nei substrati di vaso già sfruttati e nelle aiuole in piena terra.

Per mantenere il giusto grado di pH e offrire alla pianta il giusto flusso di nutrienti, dobbiamo prevedere un ciclo di concimazione, poiché le sostanze nutritive contenute nel pane di terra sono destinate a esaurirsi.

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Possiamo ricorrere a un concime granulare a lenta cessione oppure a un concime liquido che offre un pronto effetto. Entrambi naturalmente specifici per piante acidofile: i nutrienti (Azoto, Fosforo, Potassio e microelementi) sono bilanciati appositamente per le esigenze nutritive di queste particolari piante.

Nei concimi granulari gli elementi nutritivi sono racchiusi in una membrana che li rilascia lentamente al terreno, garantendo la concimazione per 6 mesi. I concimi liquidi vanno invece aggiunti all’acqua per l’irrigazione ogni settimana da marzo a settembre, seguendo le dosi indicate sulla confezione.