Coltivare le Barbabietole o Bietole da orto è un’attività che gli uomini praticano da millenni e ci sono testimonianza sia nella cultura greca sia in quella romana nei testi di Plinio il Vecchio. La Beta, infatti, allora si coltivava sia come ortaggio ma anche come pianta medicinale. Il loro sviluppo si è accentuato nel XV secolo, quando abbiamo iniziato a mangiare anche il frutto rosso della radice, e con la scoperta dell’estrazione della sua componente dolce per ottenere zucchero che risale al 1747.

Le Barbabietole, o meglio dette Bietole da orto (Beta vulgaris), fanno parte della famiglia delle Chenopodiaceae e comprende varietà da orto, da zucchero ma anche destinate all’alimentazione degli animali.

È una pianta annuale con grosse radici fittonanti e in superficie produce delle foglie a forma di cuore lunghe 5-20 cm. Negli orti familiari si coltiva per la radice, molto gustosa: di solito si mangia cotta ma è buona anche cruda, per esempio grattugiata su un’insalata. Si possono cucinare anche le foglie, simili agli Spinaci.

Oggi possiamo contare su tante varietà di Bietola da orto, come quella d’Egitto con una polpa rosso-nerastra, la Detroit con polpa rosso scuro o quella di Chioggia con una polpa rosa chiaro con cerchi concentrici rossi. Meno diffuse, ci sono anche le varietà Albina Vereduna con polpa bianca e la Golden Burpee’s con polpa gialla.

COLTIVARE LE BARBABIETOLE: ATTENZIONE ALL'IRRIGAZIONE E ALLE GELATE

Le Barbabietole si seminano nell’orto da febbraio a maggio, quando la temperatura minima supera gli 8°C. Attenzione alle gelate improvvise, poiché al di sotto dei 5°C si arresta lo sviluppo.

Scegliete un’aiuola ben soleggiata. Nella semina si mantiene una distanza di circa 20/25 cm tra le piante e il seme si inserisce nel terreno a una profondità di circa 2 cm.  Si raccoglie da maggio a settembre, a seconda da quando è stata seminata. Generalmente dopo due mesi dalla semina, a seconda della varietà scelta.

2 o 3 settimane prima della semina è sempre consigliabile lavorare il terreno dell’orto. Una vangatura superficiale permette di rendere il terreno più sciolto e contestualmente va integrato uno Stallatico Pellettato o un concime granulare a lenta cessione consentito in agricoltura biologica, che forniranno gli elementi nutritivi per il primo sviluppo. Subito dopo la semina è bene irrigare l’aiuola per promuovere l’attecchimento del seme.

Quando iniziano a crescere le piantine, prestate attenzione periodicamente alle piante indesiderate che devono essere estirpate. Per risparmiarci questo lavoro, possiamo stendere uno strato di pacciamatura vicino alle base delle piantine: possiamo utilizzare corteccia oppure paglia oppure un telo di plastica.

L’irrigazione è molto importante poiché le Barbabietole richiedono un terreno costantemente umido per una crescita rigogliosa, in particolare delle radici che sono costituite per il 90% da acqua. Non bisogna lesinare, altrimenti la radice crescerà piccola e dura, né abbondare altrimenti crescono troppe le foglie a scapito della radice. La pacciamatura, di cui parlavamo prima, è utile anche per mantenere l’umidità del terreno ed evitare l’evaporazione dell’acqua causata dal sole.