Anche se può sembrare strano, coltivare le Angurie non è così difficile come si potrebbe pensare. L’Anguria o Comomero (Citrullus lanatus) è una protagonista dell’estate ed è molto apprezzata per la polpa del suo frutto, dolce e gustosa. Come il Melone fa parte della famiglia delle Cucurbitacee e richiede molto sole e irrigazioni abbondanti per maturare correttamente.

Esistono più di 1.000 varietà di Angurie anche molto diverse tra loro: tradizionalmente la polpa è rossa ma ci sono anche varietà gialle, arancioni e bianche. I semi di solito sono neri, ma ci sono varietà con semi bianchi o gialli. Anche il peso e la forma del frutto possono variare. Ci sono Angurie perfettamente rotonde e altre con forma ovale oblunga. Il peso, a seconda della varietà, può spaziare dai 2 ai 20 kg.

La scelta delle varietà è in realtà interessante per il periodo di maturazione. Esistono infatti Angurie con un ciclo vegetativo tardivo che impiegano 80/90 giorni dalla semina per maturare e altre precoci che maturano in soli 60/70 giorni.

COLTIVARE LE ANGURIE: ATTENZIONE ALLE TEMPERATURE

Le Angurie amano il caldo e il sole e crescono bene con temperature comprese tra 24°C e 30°C. Al contrario temono il freddo e sotto i 14°C interrompono il loro sviluppo.

Possiamo anticipare la semina già in marzo in un semenzaio protetto, per poi trapiantare le piantine nell’orto quando le temperature minime superano i 20°C. In alternativa possiamo seminarle o trapiantare le piantine acquistate direttamente nell’orto da aprile a giugno, a seconda della zona geografica e delle temperature.

In ogni caso, prima della semina o del trapianto, dovremo preparare accuratamente il letto di semina con qualche settimana di anticipo. Lavoriamo il terreno con una zappa e un rastrello in modo da rendere soffice e poroso il substrato, avendo cura di eliminare eventuali sassi e radici di piante infestanti. In questa fase integrate nel terreno un concime naturale, come lo stallatico pellettato, o un fertilizzante granulare a lenta cessione per piante orticole. Il terreno deve essere leggermente acido con un pH superiore a 5,5: se necessario potete facilmente correggerlo (scopri come in questa notizia). Una concimazione a base di Potassio renderà più dolce i frutti.

Prima della semina o del trapianto vi suggeriamo di irrigare l’aiuola: le eventuali infestanti germoglieranno e sarà facilissimo riconoscerle ed estirparle. Inoltre potremo verificare il perfetto drenaggio: il terreno deve assorbire l’acqua come una spugna senza lasciare pozze.

L’Anguria richiede molto spazio, perciò ogni pianta e le varie file dovranno essere distanti fra loro almeno un metro. Se abbiamo seminato direttamente dell’orto, inserendo 3-4 semi per ogni postarella, quando spunteranno le prime piantine dovremo diradarle se sono troppo vicine. Dopo la semina e il trapianto innaffiate bene per stimolare il contatto dei semi o delle radici con il substrato di coltivazione.

COLTIVARE LE ANGURIE: CURE AGRONOMICHE

Poiché la crescita delle infestanti è un problema, dovremo prevedere degli interventi periodici di sarchiatura per estirpare le erbacce che rubano sole, spazio, acqua e sostanze nutritive alle colture. Per evitare gli interventi di sarchiatura vi suggeriamo di ricorrere alla pacciamatura: possiamo utilizzare materiali naturali (paglia, corteccia, ecc.) oppure un telo plastico. In questo caso stendete il telo sul letto di semina e create dei buchi alla giusta distanza, nei quali andremo a seminare o trapiantare le piantine.

L’irrigazione è molto importante per ottenere frutti grandi e con una polpa gustosa. Innaffiamo in modo frequente e abbondante soprattutto in estate, durante il periodo di sviluppo della pianta. Attenzione però: quando il frutto giunge a maturazione dobbiamo ridurre, per evitare che il frutto diventi poco saporito e troppo acquoso.

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I frutti si raccolgono in estate, indicativamente tra maggio e ottobre, quando la buccia sarà liscia e lucente e non più rugosa. Come abbiamo visto il periodo di maturazione cambia in funzione della varietà e sono necessari circa 60-90 giorni dopo la semina. Prima della maturazione, girate i frutti ogni 3 giorni in modo che prendano il sole in modo omogeneo, facendo attenzione a non rompere il picciolo. Per evitare marciumi, possiamo inserire un supporto (per esempio una assicella di legno) fra il frutto e il terreno.