Possiamo coltivare la Stachys per valorizzare le bordure del giardino, specialmente nelle zone montane: viene utilizzata sia come pianta da fiore sia per il suo fogliame che, nelle varietà tappezzanti, crea un tappeto argenteo e morbido.

Le Stachys, dette anche Betoniche, sono piante erbacee che producono belle infiorescenze e rappresentano una risorsa interessante nel giardino poiché resistono anche alle basse temperature. In Italia alcune specie crescono anche spontaneamente, specie nelle zone montane.

Fiorisce da maggio e per tutta l’estate e produce delle infiorescenze di colore rosa, lilla e viola raccolte in spighe. Anche le foglie sono molto particolari: spesse, rugose e coperte da una lanuggine argentea.

Comprende molte varietà e possono essere annuali o perenni, decidue o sempreverdi, con portamento eretto o prostrato. Le varietà principali sono la Stachys byzantina (perenne), S. grandiflora (con fioriture più importanti), S. macrantha (con fiori rosa), S. monieri (perenne e sempreverde), S. officinalis (perenne e utilizzata in erboristeria) e S.olympica (sempreverde e tappezzante).

[gallery link="file" columns="2" size="large" ids="14972,14973"]

COLTIVARE LA STACHYS: UNA PIANTA FACILE

È una pianta molto resistente e supporta sia il freddo (-20°C) sia l’afa (40°C). Preferisce una posizione assolata specialmente nelle Regioni del nord, ma nel sud cresce bene anche in mezz’ombra.

Si pianta in primavera (marzo e aprile) oppure in autunno (settembre e ottobre). Crescono bene anche in suoli poveri, ma è bene lavorare il terreno e integrare un concime granulare a lenta cessione per piante da fiore. In seguito ripeteremo questa operazione, spargendo il concime granulare al piede delle piante ogni 3-4 mesi.

L’irrigazione deve essere regolare, specialmente nei primi anni di impianto. Il terreno deve essere umido ma senza eccedere poiché i ristagni d’acqua sono letali per questa pianta.