Giardino e Prato

Come coltivare la Nepeta cataria: la vera erba gatta!

Se abbiamo un gatto domestico dobbiamo assolutamente coltivare la Nepeta cataria: ne andrà matto! Si tratta, storicamente, della vera erba gatta infatti il suo nome deriva dal latino antico: cataria deriva da cathus e significa dei gatti. È interessante segnalare che la Nepeta cataria è molto diversa dall’erba gatta che troviamo nei supermercati ed è più simile a una piantina di menta piuttosto che a fili d’erba.

La Nepeta cataria contiene un terpene (il nepetalattone) simile ai feromoni dei gatti. L’effetto sui gatti è totalmente positivo: svolge un’azione positiva e rilassante sul sistema gastroenterico e neurologico. Se i gatti mangiano le foglie fanno le fusa e si rotolano contenti.

Le Nepete sono un genere di piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, caratterizzate da un fiore labiato.

Oltre alla Nepeta Cataria, coltivata per amore verso i gatti, possiamo scegliere tra altra varietà di Nepeta molto interessanti. La Nepeta racemosa produce in estate dei bei fiori di colore blu e lillà, la Nepeta subsessilis dona infiorescenze di colore blu brillante fino all’autunno, mentre la Nepeta faassenii produce fiori di color lavanda con punteggiature porpora da maggio fino a ottobre. Tutte le Nepete vengono utilizzate come piante aromatiche in cucina, ma la Nepeta peperina ha la particolarità di sapere di pepe.

La Nepeta cataria invece fiorisce da maggio a settembre e dona delle belle infiorescenze azzurre. Anche le api, oltre ai gatti, adorano i fiori e il polline della Nepeta. Invece le zanzare non amano l’odore della Nepeta cataria, che svolge quindi un’azione repellente naturale.

Nepeta racemosa
Nepeta faassenii

Dove coltivare la Nepeta cataria

È una pianta che resiste all’inverno italiano e possiamo coltivare la Nepeta in giardino o in vaso sul terrazzo. Nelle zone collina cresce anche come erba spontanea.

Scegliamo una posizione in mezz’ombra e non direttamente esposta ai raggi solari.

Come coltivare la Nepeta in giardino

La semina si effettua in primavera, avendo cura di scegliere un luogo luminoso ma non esposto direttamente ai raggi solari. Dopo circa una settimana spunteranno le prime piantine. In alternativa possiamo acquistare delle piantine già spuntate, che metteremo a dimora, in vaso in giardino, in primavera.

A seconda se iniziamo la coltivazione dal seme o dalla piantina, dovremo preparare il letto di semina o le buche per i trapianti.

Per il letto di semina lavorando il terreno con un rastrello per renderlo soffice e morbido. Togliamo sassi e radici di altre piante e rendiamo più piccole le zolle più coriacee. Prima della semina distribuiamo sul terreno un concime naturale, come lo stallatico pellettato, o un fertilizzante a lenta cessione per orto, rastrelliamo per farlo penetrare nel suolo e infine irrighiamo. Dopo aver realizzato, concimato e irrigato il letto di semina, attendiamo una settimana prima di distribuire i semi.

Se invece partiamo da piantine già cresciute, dovremo preparare le buche d’impianto. La buca dovrà avere una dimensione doppia rispetto al pane di terra dell’esemplare da trapiantare. Anche in questo caso stendiamo sul fondo della buca una dose di stallatico pellettato o un fertilizzante a lenta cessione per orto.

Come coltivare la Nepeta cataria in vaso

Scegliamo un vaso ampio e non necessariamente molto profondo. Sul fondo del vaso stendiamo uno strato di argilla espansa per migliorare il drenaggio e proteggere le radici da eventuali eccessi idrici nel sottovaso.

Quindi riempiamo il vaso con un terriccio biologico per piante da orto o aromatiche. Dopo la semina o il trapianto, pressiamo delicatamente la terra per far uscire eventuali sacche d’aria e irrighiamo generosamente.

Il terriccio iniziale contiene le sostanze nutritive per le prime settimane. In seguito dovremo aiutare la pianta con un fertilizzante liquido per piante aromatiche da miscelare nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni da maggio a settembre. In alternativa possiamo usare dei bastoncini nutrivi consentiti in agricoltura biologica: si infilano nel terreno e si sciolgono lentamente, nutrendo per la pianta per 8 settimane.

Come irrigare la Nepeta cataria

L’irrigazione è importante e il terriccio deve risultare sempre umido.

Se coltiviamo la Nepeta cataria in vaso evitiamo di lasciare acqua stagnante nel sottovaso o nel cachepot. Provoca marciumi radicali e il deperimento della pianta. Irrighiamo generosamente ma dopo mezz’ora svuotiamo completamente i sottovasi.

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Tag: Nepeta

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