Giardino e Prato

Come coltivare la Nandina in giardino: il Bambù sacro per gli orientali

La Nandina domestica è un arbusto sempreverde coltivato da secoli in Cina e in Giappone, dove è conosciuto anche con il nome di “bambù sacro” o “bambù celeste” e, secondo le tradizioni giapponesi, viene posta vicina alle porte per scongiurare il cattivo effetto di sogni nefasti.

Può essere coltivata come esemplare singolo in appartamento, ma è particolarmente apprezzata per abbellire i nostri giardini, coltivata singolarmente o in una serie per formare una siepe.

Le foglie, verdi in primavera, mutano in autunno diventando di un rosso acceso molto pittoresco. D’inverno, alle foglie si aggiungono delle piccole bacche rosse che hanno però solo valore estetico poiché leggermente tossiche.

COLTIVARE LA NANDINA IN GIARDINO: RESISTE ANCHE AL FREDDO

Il luogo ideale per coltivare Nandina in giardino deve essere luminoso, esposto alla luce diretta del sole o lievemente riparato. La mancanza di luce può limitare lo sviluppo delle caratteristiche foglie rosse autunnali.

La Nandina predilige climi caldi e, per questo motivo, in zone tropicali come la Florida è considerata pianta infestante, tanto il caldo ne favorisce la crescita. È molto resistente anche al freddo rigido delle nostre regioni del nord: nel caso di gelate o di freddi improvvisi che riescano a eliminarne il fogliame, la Nandina rimane in stato vegetativo pronta a generare nuove fronde la primavera successiva.

Il terreno ideale per la Nandina deve essere soffice, fertile e ben drenato per limitare un’umidità eccessiva. Alla fine dell’inverno è consigliabile arricchirlo con un concime organico, come humus o stallatico, o con un prodotto granulare a lenta cessione specifico per piante da fiore.

Pur resistendo bene a lunghi periodi di siccità, la Nandina ha bisogno per crescere di un terreno leggermente umido: va quindi annaffiata con regolarità ma non troppo spesso, per evitare i ristagni d’acqua che possono causare marciumi radicali e lo sviluppo di malattie fungine.

È una pianta rustica e non ha bisogno di grandi cure per crescere bene, se non di un controllo occasionale in autunno per rimuovere rami secchi o bacche e fiori appassiti. Resiste bene anche a buona parte delle malattie delle quali possono soffrire altre piante e difficilmente viene presa di mira da parassiti, anche se è possibile un attacco da parte dei ragni rossi o dagli acari che possono attaccare le sue foglie.

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Tag: nandina

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