Possiamo coltivare la Monarda per dare un tocco di colore a un’aiuola da giugno a settembre, grazie ai sui buffi fiori vistosi di colore rosso brillante.

La Monarda (Monarda didyma) è una pianta erbacea perenne proveniente dal nord America. È caratterizzata da una ricca fioritura e da foglie verdi leggermente profumate di Bergamotto. Dalle foglie di Monarda didyma si ricava anche un tè.

Nella maggior parte dei casi i fiori sono di colore rosso vivo e hanno dei petali simpaticamente “spettinati”! Attirano in particolare api e farfalle e sbocciano abbondantemente e in ripetizione da giugno fino a settembre.

In piena fioritura crea un cespuglio folto e compatto, alto circa 70/80 cm. Possiamo quindi utilizzarla nelle bordure alte per creare uno sfondo a piantine più piccole.

Dove coltivare la Monarda

La Monarda preferisce una posizione soleggiata, dove regala abbondanti e ricche fioriture, ma cresce bene anche in mezz’ombra. Non ama le temperature troppo alte: in estate nelle settimane più afose aiutiamo la pianta con irrigazioni frequenti e nelle Regioni del sud, particolarmente calde in estate, preferiamo una zone semi ombreggiata.

Come seminare la Monarda

La semina della Monarda si effettua in primavera. Prepariamo il letto di semina con un rastrello, in modo che il terriccio dell’aiuola risulti morbido, soffice ed esente da pietre e resti di erbe infestanti. Approfittiamo dell’occasione per integrare nel suolo un fertilizzante organico, come lo stallatico pellettato, o un concime organo-minerale per piante da fiore.

Come irrigare la Monarda

Dopo la semina dovremo irrigare con regolarità, per mantenere sempre umido il letto di semina e permettere la nascita delle piantine. In seguito potremo limitarci a una volta alla settimana, intensificando nelle settimane più calde e riducendo in quelle più fredde. Fino a sospendere in inverno.

Come potare la Monarda

In inverno la pianta si spoglia completamente e va in riposo vegetativo: rispunterà nella prossima primavera.

Al termine della fioritura, recidiamo gli steli all’altezza del terreno. Eviteremo così che il gelo danneggi la pianta e stimoleremo la produzione nuovi getti appena le condizioni lo permetteranno.