Possiamo coltivare la Guzmania in appartamento se stiamo cercando una pianta con una lunga fioritura colorata e che non richiede particolari cure. La Guzmania è una pianta d’appartamento sempreverde di origine tropicale e fa parte della famiglia delle Bromeliaceae. La stessa famiglia degli Ananas a cui il ciuffo della Guzmania assomiglia molto.

In commercio possiamo trovare molti ibridi, con fiori di tantissimi colori: arancio, giallo, rosa, fucsia, magenta e rosso. Anche le foglie, lucide e di un verde brillante, sono molto decorative.

Il ciuffo colorato non è il fiore, ma sono foglie modificate, dette bratte, che servono alla pianta per farsi notare dagli insetti. Il fiore è piccolo e poco decorativo ed è contenuto al centro delle bratte, che svolgono anche una funzione protettiva dell’infiorescenza.

Fiorisce in inverno e le bratte rimangono colorate per tanti mesi.

COLTIVARE LA GUZMANIA: IL POSTO IDEALE

Il segreto per coltivare con successo la Guzmania è un mix tra un’irrigazione corretta e il giusto posizionamento in casa.

Essendo una pianta tropicale teme il gelo (con meno di 18°C la pianta va in sofferenza) e richiede un ambiente con un alto tasso di umidità.

La Guzmania va quindi coltivata in casa durante la stagione invernale mentre in estate può essere spostata sul balcone, poiché non teme l’afa, ma in una posizione ombreggiata poiché i raggi solari diretti potrebbero danneggiarla. Sul terrazzo proteggetela anche dal vento: in caso di giornate ventose è sufficiente riportarla in casa.

In casa scegliete un luogo molto luminoso ma con la luce filtrata, per esempio da una tenda leggera, poiché non ama i raggi solari diretti. Tenetela lontana dalle fonti di calore (caloriferi, fornelli, ecc.) e dalle finestre che possono creare correnti d’aria fredda.

L’IRRIGAZIONE

La Guzmania ha una caratteristica molto particolare: le sue foglie sono infatti disposte a spirale, a rosetta, in modo da creare delle cavità tra le foglie. Questa forma particolare delle foglie, in natura serve alla Guzmania per trattenere l’acqua piovana che servirà per irrigazione la pianta.

La Guzmania infatti è una pianta epifita, come le Orchidee, e le radici servono quasi esclusivamente per darle stabilità mentre i nutrienti e l’acqua vengono assorbiti dalle foglie.

Per questa ragione, quando irrighiamo la Guzmania, dobbiamo per cadere l’acqua in questa cavità delle rosette e non nel terriccio. È consigliabile utilizzare acqua senza calcare per evitare di macchiare le foglie. Possiamo raccogliere l’acqua piovana oppure è sufficiente riempire un annaffiatoio e lasciarlo decantare per una notte, in modo da far depositare il calcare sul fondo del contenitore.

La Guzmania teme i ristagni d’acqua quindi le irrigazioni devono essere ripetute (anche una volta al giorno in estate) ma contenute. Se rimane l’acqua nel sottovaso dovrete eliminarla per evitare marciumi radicali.

Inoltre, essendo una pianta tropicale, è molto importante anche una buona umidità ambientale, che otterremo vaporizzando le foglie usando acqua priva di calcare. In alternativa possiamo riempire il sottovaso con acqua e uno strato di ghiaia (per tenere lontane le radici dall’acqua): con il calore ambientale l’acqua evaporerà migliorando l’umidità ambientale. Naturalmente questa riserva d’acqua andrà ripristinata quando si esaurisce.

Le foglie possono essere pulite dalla polvere con un panno, prima della vaporizzazione, mentre è sconsigliato l’uso di un lucidante fogliare.

IMPARIAMO A CAPIRE IL LINGUAGGIO DELLE PIANTE

Se ci sono problemi d’irrigazione, la Guzmania ve lo comunica se avrete la pazienza di osservarla periodicamente con attenzione.

Se esageriamo con l’acqua e lasciamo ristagni nel sottovaso, provochiamo dei marciumi radicali che si manifestano con un afflosciamento delle foglie che contemporaneamente imbruniscono. Un altro segnale dell’eccesso di acqua è l’annerimento delle foglie basali. Rinvasatela in un terriccio nuovo e asciutto, nel primo periodo riducete le irrigazioni e svuotate il sottovaso se rimane dell’acqua in eccesso dopo le irrigazioni.

Se, al contrario, irrighiamo troppo poco la Guzmania le foglie basali tenderanno a seccarsi. In questo caso aumentate la frequenza delle irrigazioni, non la quantità.

Se l’apice delle foglie tende ad annerire e seccare significa invece che l’aria è troppo secca. In questo caso provvediamo a delle vaporizzazioni periodiche delle foglie, anche ogni giorno.

COLTIVARE LA GUZMANIA: IL CICLO DI VITA E LA SUA MOLTIPLICAZIONE

La Guzmania ha un ciclo vitale di circa tre anni e soltanto nell’ultima fase effettua la fioritura. Questo significa che quando acquistiamo la pianta con le foglie colorate nei negozi abbiamo a che fare con un esemplare nella fase finale della sua vita. Ma non dobbiamo preoccuparci!

Quando la pianta muore, prima imbruniscono le bratte che vanno tagliate alla base e in seguito deperiscono anche le altre foglie. Come abbiamo detto la fioritura appare in inverno e nella primavera precedente la pianta inizia a emettere delle foglie basali, detti polloni radicali, che diventeranno nuove piante con lo stesso patrimonio genetico della pianta madre (per esempio il colore). Quando i polloni crescono emettono anche delle radici e possiamo staccarli e trapiantarli per creare una nuova pianta. Naturalmente la nuova piantina impiegherà circa 2-3 anni per tornare a fiorire.

CONSIGLI DI COLTIVAZIONE

Avendo le caratteristiche che abbiamo appena descritto, la Guzmania non va né potata né rinvasata. Le foglie ingiallite si eliminano tagliandole alla base.

Solo i polloni devono essere trapiantati. Essendo una pianta epifita, possiamo usare anche vasi di piccole dimensioni con poco terriccio, a patto che sia tenuto leggermente umido e mai fradicio.

È una pianta acidofila quindi per il trapianto dei polloni dovremo utilizzare un terriccio specifico per acidofile. Possiamo mischiarlo con un po’ di corteccia, per renderlo più leggero. Inoltre è sempre consigliabile depositare sul fondo del vaso uno strato di argilla espansa, per migliorare il drenaggio ed evitare marciumi radicali.

Per la concimazione possiamo utilizzare un fertilizzante liquido per piante acidofile da miscelare con l’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni.