Un buon motivo per coltivare la Fritillaria sono i suoi bellissimi fiori, caratterizzati da grandi corolle a forma di campanula. Pianta bulbosa parente del Giglio e dei Tulipani, è originaria del Sudafrica e fiorisce a metà primavera per accompagnarci per tutta l’estate. La grandezza del fiore a campana che la caratterizza, che spicca su un alto gambo che non supera i 40 cm di altezza, ha donato alle Fritillarie il nome di Bossolo dei Dadi, con cui sono popolarmente conosciute.

I colori dei fiori di questa pianta possono variare a seconda della specie e sono apprezzati per la loro varietà e la particolarità del loro aspetto. La più conosciuta è la Fritillaria imperialis, arrivata in Europa dalla Persia e dalla Turchia nel XVI secolo, caratterizzata da fiori di un giallo acceso o di un arancio scuro tendente al rosso, a seconda della varietà. Due specie particolari di Fritillaria sono la Fritillaria meleagris e la Fritillaria tenella, i cui petali vedono disegnata una scacchiera di quadri bianchi e viola, dalla quale appunto deriva il nome latino della pianta, che significa appunto “scacchiera”.

Altre specie sono particolari, invece, per i loro fiori di colore molto scuro, con sfumature tra il marrone, il nero e il violaceo, rare da trovarsi nella maggior parte delle piante da fiore; sono la Fritillaria pyrenaica e la Fritillaria tubolaris.

Coltivare la Fritillaria: resiste anche al freddo

Molte Fritillarie crescono spontanee nei nostri boschi. L’ambiente ideale in cui coltivare una Fritillaria deve essere quindi luminoso ma riparato dalla luce diretta del sole, fresco e non troppo asciutto d’estate. La Fritillaria tollera scarsamente il caldo intenso ma è molto resistente al freddo e per questo può essere coltivata nei nostri giardini come pianta perenne.

Il periodo ideale per mettere a dimora una Fritillaria è verso la fine dell’autunno. Bisogna innanzitutto avere cura di interrare i bulbi in buche profonde 10 cm, lasciando almeno 15 cm tra l’uno e l’altro, per permettere alla pianta di espandersi. Nella buca possiamo inserire un concime granulare a lenta cessione per aiutare la prima fase di sviluppo del bulbo.

Per la coltivazione in vaso, il terriccio ideale è quello specifico per piante da fiore, avendo cura di posizionare uno strato di biglie di argilla espansa sul fondo per migliorare il drenaggio. In questo caso possiamo optare per un fertilizzante liquido per piante da fiore, da diluire ogni 10 giorni nell’acqua per l’irrigazione.

Se coltivate in vaso, le piante di Frutillaria vanno rinvasate ogni due anni, avendo cura di munirsi di un contenitore più grande per permettere alla pianta di svilupparsi.

Abituata agli ambienti boschivi, la Fritillaria ha bisogno di molta umidità per crescere. Va quindi irrigata frequentemente in primavera, dallo sbocciare dei fiori fino al loro appassimento, dopo il quale è possibile sospendere le innaffiature per tutto il periodo di riposo della pianta.

Le piante vanno innaffiate solo quando il terreno è completamente asciutto, per evitare di lasciare ristagni idrici dove possono prosperare malattie fungine, unica minaccia naturale per la Fritillaria insieme alle limacce, che si possono nutrire delle sue foglie lunghe e affusolate.