Coltivare la Chionodoxa è molto facile: possiamo piantare i bulbi tra un mese, all'inizio dell'autunno e i fiori sboccerranno tra marzo e aprile. E' il momento giusto per progettare l'aiuola o la bordura e procurarsi i bulbi!

COLTIVARE LA CHIONODOXA: LE CARATTERISTICHE

Con il nome di Chionodoxa sono conosciute una decina di piante bulbose, originarie della Turchia e apprezzate per i fiori eleganti e discreti a forma di stella, di colore azzurro, viola o rosa, che sfumano verso il centro culminando nel pistillo bianco.

Il periodo della loro fioritura è l’inizio della primavera, tra marzo e aprile. Verso l’autunno, le foglie verde scuro ingialliscono e cadono e i bulbi entrano in uno stato vegetativo, per riprendere a far crescere la pianta nella primavera successiva.

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DOVE COLTIVARLA

La Chionodoxa può essere esposta a qualsiasi temperatura, dimostrando una buona resistenza al caldo e al freddo estremi. Ma l’ambiente ideale è riparato dalla luce diretta del sole, a cui può essere esposta per massimo 3-4 ore al giorno.

Il periodo più adatto per la messa a dimora è l’autunno, in un buco profondo almeno 6 cm. Se desideriamo piantarli in fila, è necessario lasciare dai 5-6 cm tra un bulbo e l’altro.

Il terreno ideale per la Chionodoxa dev’essere soffice, fertile e ben drenato, possibilmente migliorato con un terriccio per bulbose e un fertilizzante organico specifico.

COME CURARLA

La Chionodoxa va innaffiata regolarmente e abbondantemente dalla primavera fino alla fine dell’estate, per aiutare la crescita dei bulbi e delle foglie. In autunno, la frequenza va ridotta, per annullarla del tutto durante il periodo di riposo invernale.

La concimazione va eseguita in autunno con del concime organico e alla fine dell’inverno con un prodotto granulare a lenta cessione, per sostenere la pianta nel periodo di preparazione alla fioritura.

La Chionodoxa non ha bisogno di potature; è sufficiente rimuovere le foglie secche e lo stelo sfiorito, a meno che non si voglia che quest’ultimo non aiuti la dispersione di semi. Il bulbo rimane intatto e a volte crescono piccoli bulbi ai lati che, se piantati, possono dare vita ad altre piantine.

La Chionodoxa non è particolarmente esposta all’attacco di parassiti o malattie. Può essere colpita da fusariosi, una malattia fungina, spesso determinata da errori di coltivazione, come la presenza di ristagni d’acqua o un’eccessiva irrigazione.