Coltivare la Calceolaria è facile e di grande impatto. Il suo nome deriva dal latino “calceolus” che significa scarpa, a causa della forma dei suoi fiori.

Le sue foglie sono piccole e cuoriformi, mentre i fiori hanno una bizzarra forma a babbuccia, nelle tinte dell’arancio, del rosso e del marrone, con caratteristiche punteggiature di tonalità contrastanti.

È una pianta erbacea e teme le temperature rigide: se viene coltivata in giardino si usa generalmente come pianta annuale, per creare bordure o come macchia di colore all’interno di giardini rocciosi. Se invece la coltiviamo in vaso, possiamo portarla in casa in inverno quando le temperature minime scendono.

Ideale per la coltivazione in vasi e cassette da appendere alla ringhiera, la Calceolaria arriva a misurare 40 cm in altezza, formando piccoli cespugli tondi.

Coltivare la Calceolaria: attenzione ai ristagni d'acqua

La Calceolaria predilige luoghi soleggiati o a mezz’ombra: teme il vento asciutto e le correnti d’aria fredde, ma anche il sole troppo battente che in estate può bruciarne i fiori. Non sopporta temperature sotto i 15°C. Se viene coltivata in vaso durante la stagione invernale va portata al riparo in casa o in una serra, in un posto caldo e luminoso.

In primavera e in estate richiede innaffiature regolari ma senza abbondare, per evitare pericolosi ristagni. Il terreno va mantenuto sempre leggermente umido, soprattutto per gli esemplari coltivati in vaso, mentre in autunno e in inverno le innaffiature vanno diradate.

All’atto del rinvaso possiamo utilizzare un terriccio per piante fiorite avendo cura di stendere uno strato di biglie di argilla espansa sul fondo del vaso per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso.

Da aprile a settembre dovremo provvedere alla concimazione delle piante coltivate in vaso, utilizzando un fertilizzante liquido per piante da fiore da aggiungere nell’acqua di irrigazione ogni 15-20 giorni. In alternativa possiamo utilizzare i concimi a bastoncino per piante da fiore che vanno infilati nel terriccio del vaso, si sciolgono lentamente e vanno rimpiazzati ogni 2 mesi. Se invece coltiviamo la Calceolaria in giardino possiamo miscelare nel terriccio un concime a lenta cessione per piante fiorite all’atto del trapianto.