Apprezzato per il sapore amaro e deciso delle sue foglie, protagoniste di tante ricette italiane, coltivare il Radicchio significa scoprire un vero e proprio tesoro dei campi del Mediterraneo. La regione d’Italia più nota per il suo Radicchio è il Veneto, dove ogni città di questa regione ci dona una varietà diversa: dalle più famose, il Radicchio di Treviso e il Radicchio di Chioggia, al Radicchio di Verona, quello di Castelfranco e quello di Lusia, vicino a Rovigo. Valide eccezioni sono il Radicchio di Gorizia, con la tipica forma di rosa, e il Radicchio canarino di colore verde tendente al giallo e proveniente dalla stessa zona.

Se la livrea più comune del Radicchio è quella delle foglie di un rosso scuro lucido con le coste bianche, alcune varietà hanno grandi foglie verde screziate di macchie bordeaux. Anche la forma può cambiare: le foglie riunite nel cespo possono infatti sia allungate sia tondeggianti.

Infine è bene sapere che il Radicchio è una particolare varietà di Cicoria: sulle bustine di sementi è con questo nome che viene indicata.

COLTIVARE IL RADICCHIO: ATTENZIONE AI RISTAGNI D’ACQUA

Un’altra qualità nota del Radicchio è la sua rusticità: ama i climi temperati e ambienti esposti al sole, ma riesce a resistere a periodi di siccità e a climi freddi con temperature fino ai -5°C.

La semina del Radicchio va condotta tra aprile e luglio; le varietà precoci andranno raccolte in autunno, mentre quelle tardive in inverno. Il Radicchio può essere seminato in un terreno universale, purché fertile e ben drenato, che va arricchito di un concime organico come lo stallatico pellettato. Appena dopo la semina bisogna irrigare.

Di solito si effettuano semine a intervalli, a distanza di 15 giorni, per avere una produzione costante. Per le varietà con radice grossa dovremo mantenere una distanza tra le file di 40 cm, per le altre bastano 20 cm.

Dopo 3-4 mesi, quando le piante saranno alte 12-15 cm, potremo procedere al raccolto, estirpando tutta la pianta. Il periodo di raccolta dipende dalla varietà e dal periodo di semina: le varietà tardive si possono seminare da luglio a settembre per una raccolta tra novembre e dicembre.

Il Radicchio è molto resistente ed è sufficiente che il terreno sia umido: quindi va irrigato con sempre maggiore frequenza con l’avvicinamento dei mesi più caldi dell’anno, ma senza esagerare. È importante fare attenzione a non creare ristagni d’acqua.

I nemici naturali della coltivazione del Radicchio sono i marciumi che possono essere favoriti da un eccesso d’acqua nel terreno e l’attacco di animaletti ghiotti delle foglie, come le Nottue e gli Afidi, contro i quali vanno adottati prodotti specifici.