Coltivare il Platycodon, conosciuto anche come Campanula cinese, è davvero facile e ci dona una fioritura davvero buffa. I fiori infatti prima di sbocciare formano una sorta di palloncino con i petali, che sembra poi “scoppiare” per produrre un fiore molto grande a forma di campana sui toni dell’azzurro.

Il Platycodon (Platycodon Grandiflorum) fiorisce abbondantemente e ripetutamente da maggio fino a settembre e all’arrivo dei primi freddi. È una pianta erbacea ed è caratterizzata dai grandi fiori azzurri a forma di campana. Anche il suo nome, Platycodon, in greco antico significa grande campana.

Si tratta di una pianta perenne con un portamento eretto e forma un cespuglio alto circa 50 cm. Possiamo quindi coltivarla sia in giardino sia in vaso. La coltivazione all’aperto in giardino è condizionata dalla fascia climatica in cui viviamo e fino a quanto scendono le temperature minime invernali. Se l’inverno è rigido la pianta tende a perdere la parte aerea, che si secca; ma la radice resisterà e nella prossima primavera tornerà a germogliare. Se invece la coltiviamo in vaso possiamo proteggerla in un luogo caldo e luminoso in inverno.

Dove coltivare il Platycodon

Una posizione soleggiata ci assicurerà fioriture più generose, ma cresce bene anche in mezz’ombra.
Tollera l’afa estiva italiana e ha un'ottima resistenza al freddo fino a -20°C.

Come coltivare il Platycodon in giardino

Il periodo migliore per trapiantare un Platycodon in giardino è la fine del mese di febbraio. Prepariamo la buca d’impianto una settimana prima del trapianto. La buca dovrà avere dimensioni doppie rispetto vaso in cui è contenuta la pianta. Al termine dello scavo integriamo nel terreno sul fondo una dose di fertilizzante a lenta cessione per piante da fiore. Verifichiamo anche il perfetto drenaggio dell’acqua, irrigando la buca: il terreno deve assorbire l’acqua come una spugna, senza formare pozze e ristagni persistenti.

Durante questa settimana, possiamo lasciare la piantina in vaso vicino alla buca nella quale verrà trapiantata. In questo modo inizierà ad adeguarsi al nuovo habitat.

Il giorno del trapianto, togliamo la pianta dal vaso di coltivazione senza danneggiare le radici e inseriamo nella buca d’impianto. Il Platycodon ha un apparato radicale molto delicato e non ama i trapianti. Riempiamo la buca con un terriccio per piante da fiore, pressiamo delicatamente per fare uscire eventuali bolle d’aria e terminiamo l’operazione con un’annaffiatura generosa.

Come coltivare il Platycodon in vaso

In questo caso scegliamo un vaso sufficientemente grande per ospitare la pianta. Prima del rinvaso stendiamo uno strato di argilla espansa sul fondo del contenitore, per migliorare il drenaggio e proteggere le radici dall’eventuale acqua in eccesso nel sottovaso.

Posizioniamo la pianta al centro e riempiamo delicatamente con un terriccio per piante da fiore. Pressiamo e irrighiamo generosamente.

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In seguito il Platycodon si rinvasa solo quando la pianta lo richiede, cioè quando le radici tendono a uscire dal vaso. Le radici sono molto delicate e non ama i travasi: facciamone il meno possibile, piuttosto sostituiamo ogni anno lo strato di terriccio superficiale del vaso.

I trapianti in vaso si effettuano generalmente alla fine di febbraio o in autunno entro il mese di ottobre.

Come concimare il Platycodon

In caso di coltivazione in giardino possiamo prevedere 2 cicli di concimazione se utilizziamo un fertilizzante a cessione programmata che esplica la sua funzione fino a 6 mesi. Dopo la prima concimazione all’atto del trapianto, possiamo ripetere l’operazione all’inizio dell’autunno e della primavera.

Se invece coltiviamo il Platycodon in vaso possiamo usare in alternativa un fertilizzante liquido per piante da fiore da diluire nell’acqua per l’irrigazione. Il formato liquido lo rende subito disponibile per le radici e il risultato è più evidente ed immediato. Specialmente durante il periodo della fioritura suggeriamo l’uso di un prodotto liquido. È sufficiente diluirlo nell’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni da aprile fino a settembre.

In alternativa possiamo usare lo stesso fertilizzante a cessione programmata usato in giardino, oppure i pratici concimi a bastoncino: si infilano nel terreno e rilasciano le sostanze nutritive per 8 settimane.

Come irrigare il Platycodon

Le piante appena trapiantate in giardino e quelle coltivate in vaso richiedono irrigazioni regolari, in modo che il terriccio risulti sempre umido e mai secco.

Le piante adulte in giardino possono sfruttare anche le piogge, ma è comunque bene mantenere sempre ben irrigato il Platycodon specialmente durante il periodo della fioritura.

Questa pianta teme l’acqua in eccesso nei sottovasi e i ristagni, che possono provocare asfissia radicale, marciumi e malattie fungine. Non lasciamo mai l’acqua in eccesso nel sottovaso per troppe ore.

In inverno la pianta va in riposo vegetativo e le irrigazioni andranno diradate.