Per coltivare il Narciso dobbiamo piantarlo in autunno: si tratta infatti di una pianta bulbosa, cioè nasce da un bulbo. Originario del Mediterraneo, fin dal tempo degli antichi Egizi e degli antichi Greci il Narciso (Narcissus) viene apprezzato per la sua bellezza. Storicamente è una delle prime piante usate per decorare ambienti, oppure come fiore reciso come dono e segno di apprezzamento.

Esistono molte specie di Narciso, che hanno più di 30.000 varianti: quindi la scelta è molto ampia e personalizzabile ai nostri gusti. Le varietà si differenziano per le dimensioni della pianta, che può variare dai 10 ai 30 cm di altezza, oppure per la forma e il colore dei fiori, che possono variare dal bianco al rosa, dal giallo all’arancio.

La variante più nota è il Narcissus tazetta, con i tre grandi petali bianchi che circondano una seconda corona giallo scuro attorno agli stami. Altre due specie note sono il Narcissus jonquilla (detto anche Narciso giunchiglia) con sei petali spesso gialli, e il Narcissus poeticus, con una banda rossa a fare da contorno della paracorolla gialla.

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COLTIVARE IL NARCISO IN GIARDINO E IN VASO

Il Narciso è una pianta rustica che può adattarsi a una grande varietà di ambienti. Pur prediligendo ambienti soleggiati, che ne aiutano la fioritura, possono essere coltivati anche in mezz’ombra.

Pur resistendo a una grande gamma di temperature, dal caldo più secco al freddo più rigido, il Narciso cresce al meglio in giardino con un clima temperato, dai 15°C ai 18°C. Possiamo coltivarlo in vaso, spostandolo in casa durante i mesi più freddi.

Il periodo ideale per la messa a dimora del Narciso è l’autunno. In giardino va bene qualsiasi tipo di terreno, ben drenato e non troppo umido, ricco di potassio e fosforo. Per la coltivazione in vaso possiamo utilizzare un terriccio per piante da fiore.

Specialmente se coltivato in vaso, va concimato spesso, dal periodo vegetativo fino alla fioritura. Possiamo aggiungere una dose di fertilizzante liquido per piante da fiore all’acqua per l’irrigazione, ogni 15 giorni. In giardino è più comodo utilizzare un concime granulare a lenta cessione, due volte all’anno, all’inizio della primavera e dell’autunno.

Il Potassio è un elemento importante per il Narciso, perché viene anche immagazzinato nel bulbo per permettere, dopo l’appassimento della pianta, una rinascita nell’anno successivo.

Il Narciso ha bisogno di essere innaffiato regolarmente e costantemente, sia nel periodo vegetativo sia nei mesi caldi dell’estate, nei quali può essere necessario offrire acqua quasi quotidianamente, pur facendo attenzione a non lasciare ristagni.

COSA FARE QUANDO APPASSISCE

Una volta che la pianta è appassita, i bulbi di Narciso possono essere disseppelliti e conservati in un ambiente ombroso, fresco e asciutto, per essere ripiantati nell’autunno successivo.

In giardino possiamo lasciarli nel terreno per germogliare nuovamente la primavera successiva. In questo caso vi consigliamo di controllare spesso che il terreno non sia troppo umido, per evitare che prosperino muffe e malattie fungine alla base della pianta: gli unici veri nemici per la crescita dei nostri Narcisi.