Coltivare il Mughetto sul balcone è possibile, anche se si tratta di una pianta che cresce spontanea nei boschi. Il Mughetto (Convallaria majalis) è una piccola pianta parente del Giglio, molto conosciuta per i suoi fiorellini bianchi a forma di campanula che per tutto il mese di maggio offrono un tocco di delicatezza e un profumo intenso ai sottoboschi e ai paesaggi più aspri delle nostre Alpi e dei nostri Appennini.

È possibile però anche coltivare il Mughetto per aggiungere un tocco di bellezza modesta ai nostri balconi. Mentre nelle zone alpine questa pianta cresce spontanea, coltivarla in vaso nelle nostre città può essere una sfida ardua perché richiede condizioni particolari per crescere bene. Dobbiamo prestare anche particolare attenzione se viviamo con animali domestici o con bambini molto piccoli: tutte le parti della pianta sono velenose e ingerirne accidentalmente una piccola parte può essere fatale. Anche il profumo intenso del mughetto, se diffuso in un ambiente chiuso, può provocare emicranie: per questo motivo, si consiglia di non usarla come pianta di appartamento, ma di coltivarla soltanto sul terrazzo.

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COLTIVARE IL MUGHETTO SUL BALCONE: TRAPIANTIAMOLO IN OTTOBRE

Rustico e adattabile negli ambienti alpini, il Mughetto può essere difficile da coltivare su balcone poiché richiede prima di tutto un vaso ampio rispetto alle dimensioni della pianta per permettere alle radici rizomatose di estendersi. Va situato in un ambiente fresco e riparato, a mezz’ombra e ricco di umidità. Mentre soffrono molto il caldo, reggono molto bene il freddo dell’inverno.

Il terreno ideale per il Mughetto deve essere ricco di sostanze organiche e ben drenato: è sufficiente usare un terriccio specifico per piante fiorite a cui aggiungere delle biglie di argilla sul fondo del contenitore per aumentare il potere drenante.

Il terreno del vaso va arricchito con un concime granulare a lenta cessione per lo più in primavera, qualche tempo prima della fioritura.

La messa a dimora ideale per il Mughetto va messa in atto in autunno, tra ottobre e novembre, così da garantire alla pianta un lungo periodo di riposo in inverno, nel quale la pianta non va toccata.

Il Mughetto va innaffiato regolarmente, attendendo che il terreno sia asciutto prima di distribuire nuova acqua. Nei periodi più secchi e afosi dell’estate, è necessario intensificare le irrigazioni ed è bene vaporizzare l’acqua anche sulle foglie mantenere l’umidità adatta.

Il Mughetto non ha bisogno di molte cure e la sua natura velenosa lo rende repellente a vari tipi di parassiti. Il suo vero nemico sono le malattie fungine e i marciumi radicali, provocati e favoriti dai ristagni idrici.

Il rinvaso va effettuato ogni due anni avendo cura di sostituire il vecchio terriccio superficiale con un nuovo substrato. Può essere necessario scegliere un vaso più grande in proporzione alla crescita dei rizomi.