Se vi piacciono le Orchidee ma non avete il "pollice verde" vi consigliamo di coltivare il Cymbidium. Eleganti e raffinati, ci colpiscono con i loro fiori dai petali lisci, spessi, tinti di tenui sfumature di colore dal crema al bordeaux, a seconda della specie. Le Orchidee della famiglia dei Cymbidium, originarie del sud-est asiatico e dell’Oceania, sono conosciute, oltre che per la loro bellezza, per la loro relativa facilità nell’essere coltivate in vaso o in appartamento. È un dettaglio inconsueto in una specie di piante note per la loro fragilità e per essere una dura sfida per ogni amante del verde.

COLTIVARE IL CYMBIDIUM: PARTIAMO DAL SOLE E DALLA TERRA

L’ambiente ideale per crescere una pianta di Cymbidium è un luogo fresco e luminoso. A primavera inoltrata e in estate può essere lasciata crescere in terrazzo finché la temperatura non supera i 30°C, in un punto non esposto direttamente al sole: la luce troppo intensa può arrivare a bruciare le foglie. Nonostante riesca a resistere a temperature fino ai -2°C, con l’arrivo dei venti invernali, il Cymbidium va ritirato in casa, facendo attenzione a garantire alla pianta una certa umidità, contrastando l’effetto dei termosifoni nelle stanze degli appartamenti.

Il Cymbidium si coltiva in un terriccio specifico per le Orchidee, composto da torba bionda e corteccia, ma è molto adattabile purché ci sia un efficiente drenaggio dell'acqua in eccesso. Le piante che compriamo nei centri giardinaggio sono di solito vendute in una miscela di cortecce grossolane o altri materiali inerti (come polistirolo o argilla espansa).

Le Orchidee infatti sono piante epifite, perciò le loro radici possono trarre i nutrimenti dall’ambiente. In natura, allo stato selvatico, crescono addossate ad altre piante, solo come semplice sostegno e senza danneggiarle. Quindi il “terriccio” in questo caso serve soprattutto a trattenere quel minimo di umidità necessaria senza risultare bagnato. Le radici delle Orchidee sono molto delicate e possono insorgere malattie fungine se restano immerse in acqua troppo tempo.

 

Il terreno va cambiato ogni due o tre anni, rinvasando la pianta in un contenitore più grande di quattro o cinque centimetri, per permettere alle radici di espandersi. Dopo il rinvaso, è importante lasciare il Cymbidium in un ambiente riparato dalla luce, senza acqua, per almeno una settimana.

IL CICLO DI CONCIMAZIONE E DI IRRIGAZIONE

Come buona parte delle Orchidee, il Cymbidium necessita di frequenti concimazioni. Il substrato va arricchito con un fertilizzante liquido specifico per Orchidee da aggiungere all’acqua per l’irrigazione. Da marzo a settembre ogni 15 giorni, da ottobre a febbraio una volta al mese.

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In alternativa possiamo utilizzare i pratici flaconcini, concepiti proprio per la coltivazione delle Orchidee: è sufficiente tagliare il beccuccio del flaconcino e infilarlo nel terreno a testa in giù. Rilascerà lentamente, goccia a goccia, il nutrimento, aiutando così la pianta per molto tempo. I concimi in goccia possono essere utilizzati tutto l'anno.

Il modo migliore per irrigare una Orchidea, e quindi anche un Cymbidium, è di riempire una bacinella o un secchio con acqua, possibilmente lasciata decantare per una notte in modo da far depositare il cloro sul fondo. Quindi immergiamo il vaso con la pianta per circa metà della sua altezza, lasciandolo in questa posizione per circa 15-20 minuti e facendo attenzione a non rovesciare il terriccio. Alla fine lasciate scolare molto bene l’acqua in eccesso prima di riporre il vaso nel cachepot. Questa operazione va fatta tutte le settimane.

In aggiunta è importate prevedere delle vaporizzazioni di acqua sulle foglie, per mantenere il giusto livello di umidità ambientale. Questa attenzione va riservata anche in inverno, quando il riscaldamento rende l’aria più secca.

Vaporizzate l’acqua solo sulle foglie, poiché i fiori potrebbero rovinarsi. Se l'acqua contiene calcare potrebbe però danneggiare le foglie: possiamo ricorrere a un idratante per Orchidee, capace di ricreare le condizioni degli ambienti di crescita. La formulazione è studiata per penetrare profondamente il tessuto vegetale (foglie e radici) allo scopo di tonificarne la struttura e favorire i processi di traspirazione anche in presenza di alte temperature. L’uso regolare evita il formarsi delle macchie di calcare, sopperisce alla insufficiente umidità dell’aria e ha un effetto cosmetico.

 

Tre sono gli errori di coltivazione più facili con il Cymbidium: gli sbalzi bruschi di temperatura, la mancanza di umidità ambientale e l’illuminazione. Un nemico naturale delle Orchidee sono le Cocciniglie, che possono indebolire la pianta rallentandone la crescita.

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