Il Bosso (Buxus sempervirens) è una pianta dalle antichissime origini, famosa per il suo legno molto duro e pregiato facile da lavorare e perciò molto apprezzata dagli ebanisti. Il Bosso è inoltre utilizzato ampiamente per l'arte topiaria, in quanto si presta a essere potato e modellato con facilità.

Arbusto sempreverde e longevo, rustico e molto adattabile, è spesso presente nei giardini all'italiana grazie all'eleganza del suo fogliame minuto e alla sua chioma dal portamento compatto. Fra le diverse varietà la Elegantissima ha un fogliame variegato molto folto, la Blauer Heinz tende al blu mentre la Pyramidalis è la più adatta per l’arte topiaria.

BOSSO: COME COLTIVARLO

Il Bosso cresce bene sia in piena terra sia in vaso, come esemplare singolo o insieme ad altri Bossi per comporre siepi. Estremamente tollerante, può essere coltivato in pieno sole ma anche in zone di ombra totale, dove però cresce più lentamente e le foglie assumono una colorazione più scura. La sua straordinaria resistenza gli permette di sopravvivere a estati torride e a inverni gelidi, senza bisogno di protezioni.

Da aprile a ottobre il terriccio va mantenuto appena umido, innaffiando con moderazione per evitare i ristagni idrici, soprattutto per gli esemplari coltivati in vaso: se il clima è mite si innaffia anche in inverno.

Predilige terreni calcarei e ben drenati, con l'aggiunta di un po' di stallatico o fertilizzante organico a lento rilascio ogni 3-4 mesi. In primavera si consigliano concimazioni ricche di azoto, per favorire lo sviluppo di nuova vegetazione.

È importante sapere che il Bosso è una pianta velenosa se ingerita, è perciò importante prestare attenzione alla presenza di bimbi piccoli o animali domestici nei paraggi dell'arbusto.

Uno dei nemici naturali più insidiosi per il Bosso è la Piralide, una farfallina che può distruggere in poco tempo anche siepi molto grandi e antiche: per scoprire come evitare questi problemi leggi questo post.