L'attività di coltivare i Piselli è seguita da tempi remotissimi per i suoi piccoli legumi dal sapore dolciastro. Si tratta di una pianta che si contraddistingue per la facilità di coltivazione e la crescita rapida: non a caso è la pianta spesso scelta nelle scuole elementari per spiegare ai più piccoli come crescono le piante. È noto che lo stesso Mendel, padre della genetica, condusse i primi esperimenti per scoprire l’alternanza dei caratteri genetici nelle generazioni proprio osservando le variazioni nei fiori delle piante di Pisello.

Facile dire “Piselli”: in realtà possiamo scegliere tra centinaia di varietà diverse tra le loro per le dimensioni, tra rampicanti, nane e semi-nane, o per la forma dei semi, lisci o rugosi. Il Pisello nano cresce fino a 40 cm mentre quello tradizionale fino a 2 metri.

COLTIVARE I PISELLI: ATTENZIONE AI RISTAGNI

Il periodo ideale per coltivare i Piselli può variare a seconda della parte d’Italia in cui ci troviamo: nel Mezzogiorno è possibile seminare i Piselli già da ottobre e novembre, per poter avere i primi raccolti già all'inizio della della primavera, mentre nelle regioni del centro-nord bisogna aspettare febbraio, per avere raccolti appena due o tre mesi dopo.

Ciò dipende dalle caratteristiche del seme di Pisello, che può resistere a un freddo fino agli 0°C, ma riesce a crescere e a germinare solo con un clima temperato tra i 7° e i 20°C. In alcune varietà, le piantine già spuntate resistono però fino a -5°C.

Va invece evitata una coltivazione durante l’estate, perché la pianta sopporta a fatica i climi troppo caldi e secchi, che comportano crescita, fioritura precoce e un raccolto scadente.

Le piante di Piselli si adattano a tutti i terreni, purché siano ben lavorati, ben drenati e arricchiti con un concime organico, come lo stallatico pellettato, o un fertilizzante granulare bio specifico per orto.

Il terreno ideale per coltivare i Piselli ha anche bisogno di molta umidità, ma non troppa! In primavera innaffiamo abbondantemente almeno una volta a settimana, evitando di farlo nelle ore calde della giornata e di distribuire quantità eccessive che possono ristagnare, diventando un rischio per la pianta.

Periodicamente sarchiate e rincalzate le piante, per estirpare le infestanti.

È bene ricordare che buona parte delle piante di Pisello sono rampicanti e hanno, quindi, bisogno di un tutore a cui appoggiarsi prima che raggiungano un’altezza considerevole. I Piselli Nani non hanno bisogno di sostegno e i Piselli mezzarama sono semi-rampicanti (e non superano i 150 cm).

Un’ulteriore premura necessaria per coltivare le piante di Piselli è la prevenzione dall’attacco di numerosi nemici naturali: insetti come gli Afidi e la Tortrice, che si nutrono direttamente dei semi, lasciandoli cavi, e funghi come la Peronospora, la muffa del baccello e l’Oidio, che prosperano in caso di un’eccessiva umidità.

COME COLTIVARLI IN VASO

Anche se i maggiori raccolti si ottengono nell’orto, in piena terra, i Piselli si possono coltivare anche in vaso. Scegliamo un vaso abbastanza largo e profondo, almeno 40 cm di diametro, e depositiamo sul fondo del contenitore uno strato di 5 cm di biglie di argilla espansa per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso.

All’atto della semina scegliamo un terriccio specifico per orto e arricchiamolo con un concime naturale organico, come per esempio uno stallatico pellettato o un fertilizzante bio.

Pur essendo piante annuali, alcune varietà di Pisello (come il Pisello odoroso - Lathyrus odoratus - che produce fiori profumati) vengono utilizzate sui terrazzi come rampicanti per coprire velocemente un grigliato frangivista.

COLTIVARE I PISELLI - Pisello odoroso