Poter coltivare i Mirtilli nelle nostre aiuole e nei vasi dei nostri terrazzi significa appropriarci di veri piccoli tesori dei nostri boschi per i loro fiori delicati, di colore tra il bianco e il rosaceo, che sbocciano in primavera per dare alla luce le loro preziose bacche, amate per il loro sapore dolce e per le loro virtù terapeutiche.

Come succede per molte piante tipiche dei sottoboschi, i Mirtilli riescono a crescere al meglio in ambienti freschi, umidi e ombreggiati, soprattutto in regioni in cui l’estate è particolarmente calda. La resistenza del Mirtillo alle temperature dipende dalla specie: alcuni tipi di Mirtillo sono più indicati per i climi caldi, altri per quelli freddi. Tutte le specie però non amano né il vento né sbalzi di temperatura troppo bruschi.

Anche se usiamo il termine Mirtillo per indicare tutta la pianta, è interessante sapere che si chiama Vaccinium myrtillus e il termine Mirtillo si riferisce solo al frutto.

COLTIVARE I MIRTILLI: SEMINA E TRAPIANTO

Coltivare il Mirtillo comporta vari tipi di difficoltà. Una particolare attenzione va riservata alle radici, morbide e superficiali, che possono essere danneggiate da sarchiature troppo vigorose.

Possiamo iniziare la coltivazione dalla semina oppure da piantine già cresciute. La semina va compiuta in un semenzaio a inizio primavera: quando le piantine si irrobustiranno possiamo procedere al trapianto. Le piantine già sviluppate che si trovano nei centri giardinaggio possono essere messe a dimora, in vaso o in giardino, in primavera. Nelle regioni del sud, più calde, possono essere messe a dimora anche in autunno.

È una pianta a crescita lenta e inizia a produrre tanti Mirtilli dopo circa 3-4 anni.

TERRA, ACQUA, NUTRIMENTI

Il Mirtillo predilige un terriccio con un pH acido e ben drenato.

La concimazione si effettua con fertilizzanti specifici per piante acidofile a partire dal secondo mese dalla messa a dimora e soprattutto durante il periodo primaverile della fioritura. Possiamo utilizzare un concime granulare a lenta cessione per piante acidofile, che garantisce la fornitura di elementi nutritivi per 3-4 mesi, oppure un fertilizzante liquido da aggiungere all’acqua per l’irrigazione ogni 15 giorni.

Se il Mirtillo viene coltivato in vaso, è bene scegliere un contenitore di circa 30 centimetri di profondità, per dare modo alla pianta di crescere adeguatamente. Optate per un terriccio specifico per piante acidofile.

Il terreno umido, necessario alla corretta crescita del Mirtillo, comporta innaffiature frequenti, che possono essere quotidiane per le piantine coltivate in vaso, ma non eccessive, per evitare ristagni pericolosi per la pianta. Un espediente utile per mantenere stabile l’umidità senza dover somministrare troppa acqua e difendere la pianta dal freddo è distribuire una pacciamatura di cortecce o foglie secche alla base delle piantine.

LA POTATURA E LE PROBLEMATICHE

Dal terzo anno di vita degli arbusti di Mirtillo, diventa necessario potare la piantina ogni autunno, per garantire un ordine alla sua crescita, dare aria alle fronde della pianta e favorire la crescita di frutti più grossi.

Le avversità che può trovare un Mirtillo alla sua crescita possono essere dovute ad un terreno troppo ricco di calcio, che insieme ai ristagni d’acqua può essere causa di marciumi radicali o Clorosi, e all’attacco di Afidi e Cocciniglie, parassiti ghiotti delle loro foglie, che possono essere debellati attraverso l’uso di prodotti specifici.