In queste settimane i Cavolfiori sono i padroni dell’orto, poiché si raccolgono proprio in questa stagione. Anzi possiamo coltivare i Cavolfiori e avere un raccolto per tutto l’anno.

Il Cavolfiore (Brassica oleracea) è una tipo di Brassica che si contraddistingue per un corimbo commestibile, detto anche palla, costituito da tante infiorescenze compatte. Dietro il nome “Cavolfiore” si celano in realtà molte varietà molto differenti fra loro: sia per la forma ma soprattutto per il periodo di raccolta. Le varietà tardive si raccolgono da marzo a maggio, quelle invernali a gennaio e febbraio, quelle precoci a novembre e dicembre mentre quelle precocissime sono pronte già a ottobre. Verificate sulle bustine di sementi quale varietà preferite, tenendo conto che potete programmare una produzione praticamente per tutto l’anno.

Tra i classici Cavolfiori con palla bianca troviamo molte varietà legate al territorio, come il Cavolfiore di Jesi o quello gigante di Verona. Differiscono per il ciclo vegetativo (tardivo, precoce, ecc.) e per le dimensioni della palla. Interessante anche il Cavolfiore siciliano di colore viola.

Anche il Cavolfiore Romanesco, o cavolo broccolo, con il suo corimbo geometricamente perfetto fa parte della grande famiglia dei Cavolfiori. Ci sono varietà ottobrine e nataline in funzione del ciclo vegetativo: le prime si raccolgono in ottobre e novembre mentre le seconde da novembre a gennaio.

COME COLTIVARE I CAVOLFIORI

Per coltivare i Cavolfiori scegliamo una posizione soleggiata e ben ventilata nell’orto. Il Cavolfiore teme il gelo, l’aridità estiva e gli sbalzi di temperatura, specialmente le gelate primaverili. La temperatura ideale è di 18/20°C con una minima non inferiore ai 6°C.

Ricordate inoltre che i Cavolfiori non si coltivano sempre nello stesso posto. È consigliabile effettuare una rotazione delle colture ed evitare di ripetere la coltivazione prima di 3 anni. Dopo i Cavolfiori possiamo far ruotare l’aiuola con Fagioli, Fave, Piselli o altre leguminose.

Prima di procedere alla messa a dimora dei Cavolfiori dobbiamo preparare il letto di semina, con un anticipo di almeno due settimane. Mentre vanghiamo per rendere più soffice il terreno integriamo un concima organico granulare, come lo Stallatico pellettato o un fertilizzante consentito in agricoltura biologica.

La semina all’aperto si effettua quando le temperature minime superano i 10°C.

Il Cavolfiore ha bisogno di una grande quantità d’acqua per crescere, specialmente nei primi mesi di sviluppo della pianta. Quando si innaffia, bisogna prestare attenzione a bagnare esclusivamente il terreno alla base del Cavolfiore senza investire le foglie, per evitare lo sviluppo di varie malattie fungine tipiche di questa coltura.