Coltivare i cactus è facile, purché si rispettino poche ma vitali esigenze di base. A partire dal contenitore: il più adatto è una ciotola bassa perchè sono piante che necessitano di poca terra, anche se un vaso alto riduce il rischio di ristagno d’acqua. La terracotta, permeabile e traspirante, è la scelta migliore, mentre per migliorare il drenaggio si può sistemare uno strato di argilla o ghiaia sul fondo del vaso.

COLTIVARE I CACTUS: ATTENZIONE ALL'ACQUA

Il terriccio specifico per Cactacee è leggero e con pH acido, come per esempio una miscela di terriccio universale, sabbia  e argilla espansa.

L'acqua per irrigare deve essere sempre non calcarea o lasciata decantare nell’annaffiatoio per un giorno, a temperatura ambiente per evitare stress alle radici. I cactus resistono alla siccità, ma vivono meglio se correttamente irrigati! In estate si consiglia di innaffiate le piante ogni 3 giorni e quelle che rimangono in casa ogni 8-10 giorni, mentre in inverno occorre fornire pochissima acqua, ogni 15 giorni.

Tra i Cactus più diffusi e facili da coltivare troviamo il Lithops, l'Echinocactus, la Rebutia, l'Opuntia indica o Fico d'India, il Notocactus e l'Echinopsis in fiore.

Nel periodo vegetativo, il concime va fornito ogni 12-15 giorni, in dosi modeste. Il fertilizzante adatto è quello specifico per Cactacee, in formulazione liquida, oppure un concime granulare universale. In prossimità della fioritura, che varia a seconda della specie, si può somministrate concimazioni ad alto tenore di fosforo e potassio per stimolare la produzione di boccioli.

Un consiglio per mantenere il Cactus bello e in salute è quello di passare un pennellino morbido tra le spine, ogni 3 settimane circa.