Il bello di un orto domestico è che possiamo coltivare ortaggi esotici e insoliti, che difficilmente troveremmo nei supermercati. Realizzare un piccolo orto per il consumo familiare non è difficile e possiamo ottenere buoni risultati anche in vasi sul terrazzo e cassette rettangolari appese al balcone.

Se abbiamo spazio sul terrazzo possiamo utilizzare le vasche in plastica o legno, profonde e larghe 40/50 cm, in lunghezze a piacere. In questo modo la gamma di verdure coltivabili si amplia molto.

1. Il Gombo

Il Gombo, chiamato anche Okra (Abelmoschus esculentus), è una pianta interessante sia per la cucina sia per l’aspetto ornamentale. In estate dona infatti una bella fioritura con grandi infiorescenze simili a quelle della Malva, di cui è parente. Dai fiori nascono i baccelli commestibili, caratterizzati da una forma spigolosa. Vanno raccolti freschi a pochi giorni dalla loro formazione, altrimenti cambiano sapore. Nei baccelli troviamo tanti semi che possiamo coltivare il prossimo anno.

2. La Barba di Frate

La Barba di Frate (Salsola soda) appartiene alla categoria degli ortaggi dimenticati. Noti anche con il nome di agretti o barrilla in Spagna, si consumano i fiori e fusti delle piante giovani.

3. Il Pak-Choi

Il Pak-Choi o Cavolo cinese (Brassica rapa Chinensis) è una cultivar di Rapa molto diffusa in estremo oriente. La pianta ha una crescita rapida e il frutto a un sapore dolce ed  è ricco di sali minerali e vitamine.

4. Lo Zucchino giallo

Tra gli ortaggi spariti ricordiamo anche lo Zucchino giallo, particolarmente dolce. Nel mondo delle Zucchine possiamo poi spaziare tra diverse forme: come lo Zucchino Tondo di Piacenza o di Nizza (con la buccia più chiara), lo Zucchino Striato d’Italia oppure lo Zucchino Patisson Blanc di colore totalmente bianco e con la forma di un disco volante.

Il Gombo
La Barba di Frate
Il Pak-Choi
Lo Zucchino giallo

5. Il Pomodoro Nero di Crimea

Per variare i “soliti” Pomodori possiamo sperimentare la coltivazione del Pomodoro Nero di Crimea. Produce frutti di 120/150 grammi, con polpa soda e saporita e con la particolare buccia rosso-nerastra. Ciò è dovuto all’alta concentrazione di licopene, un antiossidante che rallenta i processi di invecchiamento e contrastando la formazione di radicali liberi.

In alternativa possiamo puntare sul Pomodoro Ciliegino arancione: una antica varietà messicana, dolcissima e indicata per la coltivazione in vaso.

6. La Batata

Le Patate sono una grande risorsa per un orto e possiamo scegliere tra varietà di molti colori: la polpa può essere bianca, gialla, rossa (buccia e polpa) e persino viola. Sul terrazzo possiamo coltivarle in un sacco di juta.

Un’alternativa interessante è la Patata Dolce o Batata. È sufficiente piantare un tubero o una sua parte e a settembre potremo raccogliere dei frutti gustosi!

7. Il Cucamelon

Il Cucamelon va sperimentato anche solo per la bellezza e particolarità del suo frutto. È un rampicante della famiglia delle Cucurbitaceae e produce frutti simili alle Anguria, ma grandi come un’Oliva e con un sapore simile al Cetriolo. Può essere conservato sott’aceto oppure consumato crudo nelle insalate.

Si semina da marzo ad aprile con una temperatura minima di 15°C e si raccoglie in settembre. Il frutto contiene molti semi: raccogliamolo giovane quando sono morbidi e non infastidiscono il palato.

8. La Luffa

La Luffa (Luffa cylindrica) è un rampicante annuale caratterizzato da un frutto con forma cilindrica e lungo circa 30/40 cm. La polpa del frutto è morbida e commestibile se viene raccolto subito. Se lo lasciamo maturare sulla pianta diventa fibrosa e viene utilizzata per ottenere spugne vegetali.

Adora il caldo e si semina quando le minime superano i 20°C. Indicativamente da marzo a luglio a seconda della zona geografica. Si raccoglie da maggio a novembre.

Il Pomodoro nero di Crimea
La Batata
Il Cucamelon
La Luffa

9. Il Ravanello Candela di Ghiaccio

Quando pensate ai Ravanelli li immaginate rotondi? Sappiate che esistono anche varietà con la forma simile a quella delle Carote. Il Ravanello Candela di Fuoco ha il classico colore rosso e non è piccante, mentre il Ravanello Candela di Ghiaccio è completamente bianco e ha un sapore pungente.

10. Il Cren

Se amate i sapori forti non perdete il Cren (Armoracia rusticana), conosciuto anche come Barbaforte, Rafano di Spagna o Rafano orientale. La sua radice tuberosa ha un sapore piccante ed è un ingrediente alla base della salsa al rafano. È una pianta tuberosa, facilissima da coltivare anche in vaso. In primavera produce una bella fioritura bianca su lunghi steli e da aprile a ottobre possiamo raccogliere le foglie e la radice. Una parte del tubero la destineremo all’uso in cucina e una parte possiamo piantarla da ottobre a marzo per un altro raccolto.

Il Ravanello Candela di Ghiaccio
Il Cren