Coltivare il Melone (Cucumis melo) nel proprio orto non richiede né grosse spese né grosse abilità: tuttavia comporta l’approccio di una pianta che necessita di cure ed esigenze particolari.

Il Melone infatti richiede un ambiente esposto direttamente alla luce del sole e ha bisogno di temperature molto alte per crescere bene: dai 24 ai 30°C. È bene lasciar crescere i primi mesi della vita delle piante in serra, per poi trapiantarle nell’orto in piena estate, nel periodo della fioritura e della fruttificazione.

COLTIVARE IL MELONE: PARTIAMO DALLA SEMINA

La semina del Melone può essere condotta a metà primavera (febbraio-aprile) in un piccolo semenzaio: quando le piantine saranno cresciute potremo metterle a dimora a giugno. Nelle regioni del sud possiamo metterle a dimora già da marzo se le temperature lo consentono, cioè se le minime sono superiori a circa 13°C.

Il terreno adatto per piantare il Melone è poco acido, umido, ricco di sostanze nutritive: si consiglia di arricchirlo in due momenti della crescita con concimi ricchi di fosforo e di potassio, che vanno aggiunti prima della semina e nel momento della crescita avanzata delle prime piantine, poco prima della fioritura.

PERCHE' E' IMPORTANTE DOSARE LE IRRIGAZIONI

Durante la loro crescita, i Meloni richiedono molta acqua per rendere i loro frutti grandi e polposi.

L’acqua va distribuita con frequenza graduale: poca nel momento della messa a dimora delle piantine, sempre di più nel corso della crescita e della fioritura, quasi quotidianamente al momento della comparsa dei frutti, un po’ di meno poco prima della raccolta, per far sì che i frutti diventino più dolci.

La pianta del Melone va potata durante la crescita dei rami secondari, per accelerare la fioritura e dare spazio adeguato ai frutti voluminosi. Al momento della comparsa dei frutti, è bene appoggiare la pianta a dei sostegni affinché regga il peso dei frutti una volta cresciuti.

Un ulteriore cura va posta per la protezione del Melone da numerosi nemici naturali: a cominciare dagli afidi e dai ragnetti rossi, che ne attaccano le larghe foglie, ma anche di funghi come il Mal Bianco o la Peronospora che, favoriti dall’umidità giusta e da un abbassamento del clima, crescono sul collo della pianta e compromettono la crescita dei frutti. Entrambi vanno trattati con prodotti specifici, una volta rilevati sulla pianta.