Coltivare i Cavoli è una attività che possiamo affrontare davvero tutto l’anno. Mentre l’arrivo dell’autunno e dei mesi freddi solitamente coincide con l’inizio del periodo di riposo vegetativo di molti tipi di piante, per il Cavolo inizia il momento ideale per la raccolta e la semina.

Abbiamo a disposizione una grande varietà di Cavoli (precoci, tardive, medio-tardive, ecc.), che ci permettono di coltivare questa pianta praticamente per tutto l’anno. Quelli da raccogliere in primavera si seminano a settembre-ottobre, quelli estivi da gennaio a maggio e quelli invernali da maggio a luglio. Possiamo anche anticipare i tempi di semina se utilizziamo un semenzaio da conservare in un ambiente protetto: dopo circa 40 giorni potremo trapiantare le piccole piantine nell’orto.

Va anche detto che spesso usiamo il termine Cavolo per indicare piante differenti, come il Cavolo Verza, il Cavolfiore (bianco e rosso), il Cavolfiore Romanesco con le sue forme geometriche incredibili, il Cavolo Cappuccio, il Cavolo Broccolo fino ai Cavoli nani di Bruxelles.

COME COLTIVARE I CAVOLI: ATTENZIONE ALLA CONCIMAZIONE

I Cavoli prediligono ambienti con temperature miti, né troppo caldi né troppo freddi. Possono crescere in ambienti riparati, sebbene prediligano l’esposizione al sole diretto. Amano ambienti umidi e sopportano molto poco la siccità.

Come abbiamo visto ogni tipo di Cavolo ha un suo periodo di semina o di messa a dimora, da cui deriva di conseguenza il periodo della crescita delle piante e dei raccolti. Tutte informazioni che trovate sul retro delle bustine dei semi.

Il terreno ideale per coltivare il Cavolo dev’essere un terriccio ricco di sostanza organica, con una grande quantità di elementi come Potassio e Azoto, importanti per la crescita della pianta. È molto importante che il terreno per il Cavolo sia ben concimato con un fertilizzante naturale, come per esempio lo stallatico pellettato o un fertilizzante consentito in agricoltura biologica, sia nel momento della messa a dimora sia durante la crescita. La carenza di nutrienti del terreno produce corimbi modesti al momento del raccolto.

Nei mesi freddi, è consigliabile coprire il terreno con una pacciamatura per trattenere umidità e il calore. La pacciamatura è utile anche nei mesi caldi, per limitare la crescita di piante antagoniste.

Il Cavolo ha bisogno di una grande quantità d’acqua per crescere, specialmente nei primi mesi di sviluppo della pianta. Quando si innaffia, bisogna prestare attenzione a bagnare esclusivamente il terreno alla base del Cavolo senza investire le foglie, che potrebbero essere interessate dallo sviluppo di varie malattie.

I NEMICI DEI CAVOLI

Il nemico più famigerato e temuto del Cavolo è la Farfalla Cavolaia, il cui bruco si nutre delle foglie e dei fiori, ma è possibile anche incappare in attacchi di Afidi. Le larve della Farfalla Cavolaia sono facilmente riconoscibili dal corpo verde, lungo circa 50 mm, coperto di macchie nere e strisce gialle. Divorano tutta la pianta e le loro lesioni possono provocare infezioni e malattie fungine.

Le malattie fungine, come la Peronospora e l’Alternaria, possono danneggiare i Cavoli. Possiamo prevenire le malattie fungine evitando di innaffiare le foglie e di lasciare ristagni d’acqua sul terreno.

In caso attacco, sia di parassiti sia di funghi, possiamo ricorrere a metodi di contrasto specifici per ogni tipo di problema.