La Caryota mitis è un particolare tipo di Palma caratterizzata da stranissime foglie bipennate e dentellate. Proprio come la coda di un pesce, da cui prende il soprannome.

In natura, nelle foreste tropicali asiatiche, supera i 10 metri di altezza ed è un vero e proprio albero. Produce anche tanti fiori a grappolo che diventano frutti viola, velenosi per l’uomo.

Possiamo facilmente coltivarla in vaso come pianta d’appartamento. In questo caso non supererà i 150 cm di altezza e non produrrà frutti.

Caryota mitis: habitat ideale

È una pianta tropicale e quindi ama le temperature costanti, tra i 17°C e i 23°C, e ambienti con un’alta umidità. Al contrario temono il freddo e deperiscono sotto i 15°C.

Il nostro appartamento è quindi l’ambiente ideale per coltivare la Caryota mitis a patto di prestare attenzione ad alcuni particolari. Evitiamo posti vicino a una finestra che potrebbe produrre spifferi gelidi in inverno. Così come vanno evitate le vicinanze a fonti di calore o condizionatori.

Scegliamo un posto molto luminoso ma protetto dai raggi solari diretti. Per esempio dietro una finestra protetta da una tenda leggera.

Quando le temperature minime superano ampiamente i 15°C possiamo spostarla all’esterno. Avendo cura di scegliere un luogo ombreggiato. A settembre dovremo riportarla in un luogo protetto.

Come coltivare la Caryota mitis

Scegliamo un vaso abbastanza grande in modo da ridurre in seguito il numero di travasi.

Stendiamo uno strato di biglie di argilla espansa sul fondo del vaso, per migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso e proteggere le radici. Dopo aver posizionato la pianta al centro possiamo riempire il vaso con un terriccio universale. Pressiamo il substrato per far uscire le bolle d’aria eventuali e bagniamo generosamente.

Il travaso si effettua ogni 3 anni all’inizio della primavera.

Come irrigare la Caryota mitis

È una pianta che cresce velocemente e quindi ha bisogno di un’irrigazione regolare. Una carenza d’acqua fa diventare secche le punte delle foglie e dobbiamo evitarlo.

Facciamo in modo che il terriccio risulti sempre umido, intensificando l’irrigazione in estate e riducendo in inverno.

Mai lasciare l’acqua stagnante nel sottovaso per molto tempo: provoca marciumi radicali e malattie fungine. Svuotiamo i sottovasi dopo l’irrigazione.

Per migliorare il tasso di umidità ambientale è importante effettuare nebulizzazioni delle foglie. In particolare in inverno, quando è in funzione l’impianto di riscaldamento, e in estate nelle settimane più calde. Anche una volta al giorno.

Come concimare la Caryota mitis

Essendo una pianta rigogliosa richiede anche molte sostanze nutritive. In primavera e in estate, durante il periodo di maggior crescita, sosteniamo la pianta con un fertilizzante liquido per palme da miscelare all’acqua per l’irrigazione. 1 volta ogni 15 giorni da marzo a ottobre e 1 volta al mese in inverno. Non interrompiamo in inverno: essendo una pianta d’appartamento continuerà il ciclo vegetativo anche nei mesi freddi poiché vive con un clima costante.

In alternativa possiamo utilizzare dei bastoncini fertilizzanti per piante verdi che forniscono le sostanze nutritive per 8 settimane. Sarà sufficiente infilarli nel terriccio e ripristinarli ogni due mesi circa. Oppure possiamo ricorrere a un fertilizzante granulare a lenta cessione per piante verdi. In questo caso sarà sufficiente interrare leggermente i granuli all’inizio della primavera e dell’autunno. Le sfere cerose che ospitano i nutrienti si sciolgono nel corso del tempo, per l’azione dell’acqua e della temperatura, e rilasciano così gradualmente alle radici gli elementi nutritivi.