L’Alloro è un simbolo del Mediterraneo, raccontato già dai Romani che consideravano questa pianta come l’incarnazione della ninfa Dafne, trasformata in pianta per sfuggire alle attenzioni di Apollo. I rami intrecciati d’Alloro (detto Lauro) incoronavano i saggi, i vincitori delle battaglie e gli atleti: il termine laureato deriva da questa usanza. Oggi l'Alloro è apprezzato soprattutto come pianta ornamentale e per l'aroma delle sue foglie da usare in cucina.

L’Alloro è un arbusto sempreverde rustico e molto robusto, dal portamento conico e con belle foglie lucide, coriacee e aromatiche. Viene utilizzato in giardino come esemplare singolo o in gruppi, anche per creare bordure o siepi. Può essere coltivato facilmente anche in grandi vasi sul terrazzo e cresce rapidamente nelle fasi giovanili.

ALLORO: COME COLTIVARLO

Il posto migliore per posizionare una pianta di Alloro è in pieno sole, ma tollera anche la mezz’ombra. In giardino scegliete una posizione riparata dal freddo intenso.

Si adatta a tutti suoli, ma li preferisce fertili, ben drenati e calcarei. Resiste sotto zero per brevi periodi.

Le piante giovani hanno bisogno di annaffiature regolari ma moderate in primavera ed estate. La moderazione è dovuta al fatto che non tollera i ristagni idrici. Si diminuisce gradualmente fino a sospendere d’inverno. Per le piante coltivate in vaso, eliminate l’acqua in eccesso dal sottovaso dopo l’irrigazione. Le piante adulte tollerano periodi di siccità estiva.

Si concima da aprile a luglio, con fertilizzanti liquidi da diluire nell’acqua per irrigazione (ogni 15 giorni) oppure con concimi granulari a lenta cessione (ogni 3 mesi). Trattandosi di una pianta destinata all'alimentazione, usa concimi naturali autorizzati in agricoltura biologica.

Si rinvasa ogni due anni in primavera utilizzando un contenitore di una misura più grande. Per la coltivazione in vaso, è consigliabile aggiungere al terriccio universale un terzo di sabbia.

Va potato verso la fine dell’inverno per contenerne l’esuberanza e mantenere la forma. In inverno si può proteggere la radice con corteccia sminuzzata avvolgendo un telo sulla chioma.